L’imprenditrice italiana Monica Perna propone il suo modello di azienda a favore dell’integrazione lavorativa anche di donne in gravidanza
<<Mi guardi, le sembra che io stia un passo dietro agli uomini?>>. È la domanda, evidentemente retorica, posta da Giorgia Meloni all’Onorevole Serracchiani, durante il suo discorso di insediamento alla Camera dei Deputati. Un’espressione che in pochi minuti ha iniziato a girare sul web e nel mondo. Per la prima volta l’Italia vanta una donna premier, arrivando in ritardo, però, rispetto al resto dell’Europa e non solo dove in tante ricoprono già questo ruolo. Che possa essere un segnale immediato dal momento che novembre celebra, nello specifico il 25, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza e discriminazioni nei confronti delle donne.
Nonostante l’Italia non abbia goduto fino ad oggi di una buona nomea in merito alla parità di genere soprattutto in ambito lavorativo, le donne italiane, Presidente del Consiglio inclusa, non sembrano affatto non avere la stoffa per essere leader. Lo dimostrano numerose imprenditrici che hanno, però, sentito la necessità di intraprendere la loro carriera all’estero facendosi portavoci di un modello di successo in cui le quote rosa sono all’ordine del giorno.
Tra loro spicca, Monica Perna, English Coach ed imprenditrice digitale brianzola con una carriera ormai internazionale che ha messo radici a Dubai. E’ qui che cinque anni fa si è trasferita e ha fondato AUGE International Consulting (https://www.augeinternationalconsulting.com/), un’azienda i cui numeri parlano chiaro e forte in termini di prevalenza femminile. Con un team di circa 30 dipendenti di cui l’83% composto da donne, di nazionalità italiana, americana ed asiatica,, e circa 13.436 studenti iscritti di cui l’83,5% sono studentesse, l’Accademia diretta dalla Perna costituisce, senz’altro, una best practice. Senza contare, elemento ancor più straordinario, considerando quanto accade invece, spesso in Italia, ben tre donne sono state accolte in AUGE International Consulting dopo aver dichiarato, in fase di colloquio, di essere in dolce attesa.
Non si tratta di un dato legato al semplice fatto che a dirigere l’azienda ci sia una donna, se pensiamo che in Italia accade spesso che le medesime titolari di un’impresa talvolta preferiscono evitare di assumere donne che si apprestano a diventar mamme. Ciò che ha aperto la mente della English Coach brianzola è anche il contesto in cui vive. Un contesto che, contrariamente a quello che si pensa, ha un grande rispetto per le donne trasferitesi da un altro Paese. <<Una cosa che ci tengo a sottolineare, è che mentre molti etichettano la donna negli Emirati Arabi solo come colei che è costretta ad andare in giro con il capo coperto, qui la considerazione della donna gode di in una galanteria ornai dimenticata in Europa>>. Parole forti e provocatorie quelle della Perna la quale, a proposito dell’elezione del nuovo premier Giorgia Meloni afferma: <<Per l’Italia, aver eletto il primo Presidente del Consiglio donna rappresenta una grande svolta e dimostrazione di evoluzione>>. Parole che lasciano trasparire grandi aspettative nel nuovo governo e soprattutto la necessità di fare molti passi avanti per l’Italia.
Tra le 50 imprenditrici italiane che la World Entrepreneurs Day 2022 Gamma Donna (Associazione che da vent’anni lavora per ridurre il gender gap in campo socio economico.) ha definito le più innovative del 2022, Monica Perna oggi vive in un contesto che, stando alle sue dichiarazioni, appare molto più aperto, rispetto all’Italia, ad accogliere figure femminili a capo di grosse aziende. <<Dubai è una città dove ci sono tantissime donne di successo ai vertici di aziende nel settore immobiliare, della moda, ma anche dell’automobilismo>>, afferma la English Coach brianzola, << So che in Italia è abbastanza nota Supercar Blondie, una content creator che vive qui a Dubai dove è diventata famosa per le auto, ambito collegato solitamente al mondo maschile>>.
Un’immagine degli Emirati Arabi che sembra quasi ribaltare la figura femminile, associata spesso a questa parte del mondo, sottomessa e che, citando la stessa Meloni, stia un passo indietro agli uomini. La Perna, descrive, infatti, una Dubai in cui uomini le aprono la portiera della macchina, una città in cui in ogni ufficio la fanno accomodare e le offrono dell’acqua o del tè. Scene di vita quotidiana per una donna chi vive a Dubai, ovvero momenti di galanteria che potrebbero apparire ormai anacronistici per gli Europei
<<È vero che dal punto di vista burocratico la presenza maschile qui ha un valore patriarcale rilevante>>, sottolinea la Perna, <<ma le donne sono delle figure di riferimento molto rispettate. Lo sceicco di Dubai Mohammed bin Rashid Al Maktum ha scritto molti libri in cui racconta il ruolo di sua madre nella sua carriera e quanto suo padre la ascoltasse>>.
Un contesto in cui AUGE International Consulting consente, dunque, alle sue collaboratrici di lavorare connettendosi da diverse parti del mondo, lasciando loro la libertà di lavorare online secondo un criterio di gestione del tempo che tiene conto delle esigenze della vita personale di ciascuna. In quanto pioniera nel settore dell’E-Learning, nel quale ha introdotto metodologie di didattica originali e all’avanguardia, Monica Perna rappresenta anche un modello per datori di lavoro pronti al rispetto verso le donne.
Dopo aver dimostrato che la formazione a distanza consente di superare limiti temporali e spaziali, oggi la Perna dimostra anche che il lavoro a distanza è la nuova frontiera per garantire alla donna una carriera priva di discriminazioni consentendole di lavorare da casa anche tra gli impegni di una mamma.
Ufficio Stampa AUGE – Dott.ssa Alessandra Savino
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