LI CULACCHI… Il parroco e il peccatore
di Antonio Nahi
C’era una volta, in un paesino di queste parti, uno strano sacerdote. Di lui dicevano che aveva indossato la tonaca, per non far vedere… la coda! E in qualche modo, avevano ragione. Quel prete era così scaltro, da mettere nel sacco perfino il diavolo, se ne avesse avuto l’occasione.
Diciamo subito che non era un cattivo ministro della religione, tutt’altro, ma aveva l’abitudine di fare scommesse per portare i suoi progetti a buon fine.
« Scommetto che se anche una sola volta metterai piede in chiesa, ti farò piangere amaramente i tuoi peccati! », disse un giorno in tono di chiara minaccia ad un gran peccatore del paese, bestemmiatore impenitente, che, per tutta risposta, se la ridacchiava spavaldo.
Passò del tempo, e un mattino, nei pressi della chiesa, il sacerdote sentí tossire e starnutire in continuazione (poiché colpito da forte raffreddore) l’uomo con il quale aveva fatto la scommessa.
“È il giorno giusto!”, pensò il prete. Allora, si avvicinò al peccatore e gli disse:
« Hai forse avuto paura e non hai accettato la scommessa? ».
« Niente affatto! », rispose il peccatore. « Vedrai che verrò in chiesa a bestemmiarti sul muso ».
Il sacerdote, ottenuto un primo punto, s’allontanò di buon passo per mettere in pratica il piano congegnato.
Non passò molto tempo, ed ecco che il peccatore entrò in chiesa tossendo e starnutendo per il forte raffreddore. Subito il sacerdote approfittò del momento. Prese il proprio fazzoletto e lo porse all’uomo, dicendo:
« Tieni. Asciuga per bene quello che ti cola dal naso: sei nella casa del Signore!.. ».
Il bestemmiatore, continuando a starnutire e senza badare ad altro, prese il fazzoletto, soffiò il naso piú volte. Ecco che, un attimo dopo, i suoi occhi già arrossati, iniziarono a lacrimare, e… piú li asciugava, piú quelli lacrimavano…
« Péntiti de’ tuoi peccati, malladrone… », gli gridò il sacerdote. Il peccatore, convinto d’avere perso la scommessa per intervento divino, perché, in verità, non la finiva di… piangere, veramente si pentì e, da quel giorno, non bestemmiò mai più.
Il poveraccio, intensamente raffreddato non aveva avvertito alcun odore, per cui non si accorse che il fazzoletto dell’astuto sacerdote era stato ben bene imbevuto di… succo di cipolla.