IL PENSIERO MEDITERRANEO

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L’effetto alone

Psicologia

Psicologia

di Maurizio Mazzotta

Distorsione nel valutare l’Altro

     Un collega col quale lavoravo spesso, non avendo avuto figli realizzava il suo bisogno di paternità adottando, in senso universitario, quei laureandi che presentavano particolari doti intellettuali. La dote che lo affascinava di più era la capacità logica. Uno di questi ragazzi, Alessandro, lo aveva conquistato proprio per questo.

Racconto cosa capitò a questo ragazzo e a come il professore mi riferì l’accaduto e lo commentò. Si vedrà come alcuni processi mentali distorcono le nostre valutazioni.

Il fatto: Alessandro, ventitré anni, che oltre a prendere sul serio lo studio frequentava le palestre, le discoteche e tutto il resto della sua età, rischiò di essere investito da un’automobile mentre attraversava la strada. Si salvò dall’ impatto violento saltando sul cofano. Seppi di questo episodio una settimana dopo dalla viva voce del collega in un incontro di lavoro.

Ecco il racconto del professore:

‑ Alessandro è in ospedale. Io ero alla finestra e ho visto tutto. È uscito dall’università, ha attraversato la strada, era già arrivato dalla parte opposta quando si è visto addosso un bolide, un pazzo, che senz’altro non s’era accorto di lui! Alessandro non poteva fare un salto in avanti perché c’era  un automezzo fermo in doppia fila e allora che ha fatto? Dimostrando come al suo solito capacità logiche, ha risolto la situazione nell’unico modo possibile: con un salto in alto. Io ho sperato che l ‘automobile passasse sotto, invece l’ha preso col vetro del parabrezza. Comunque Alessandro ha evitato l’urto più forte e diretto. È un logico quel ragazzo! –

Ricordai di un gatto. Un bambino gli aveva lanciato contro un grosso giocattolo e il gatto, che era in un angolo contro la parete, lo evitò con un salto.

Non dissi del gatto, però commentai che certamente l’intelligenza gli aveva permesso di valutare immediatamente la situazione, ma gli feci notare che Alessandro aveva dimostrato molte altre abilità di tipo psicomotorio: prontezza di rifIessi, agilità, forza muscolare. Parlai con grande serenità per non contrariarlo, non volevo deluderlo: mostrava un’autentica ammirazione per quel giovane. Ero comunque frastornato e fui grato al lavoro che dovevamo riprendere con una certa urgenza.  Mi sembrava che l’avesse detta grossa. La capacità logica di Alessandro, per la quale lo ammirava tanto, gli faceva ricondurre alla “logica” tutti gli altri aspetti della personalità del ragazzo.

Questa capacità emanava una luce che accecava (nel vero senso della parola) il professore. Sappiamo che la luce distribuisce intorno una zona di chiarore sfumato, un alone, che illumina di luce impropria tutto ciò che sta intorno. Per il mio collega probabilmente  il giovane era “super” in tutto, non solo per altre capacità cognitive che hanno poco a che fare con la “logica”, come per esempio la memoria, anche per tutte le altre capacità, relazionali, affettive, emotive, percettive, motorie. In questo caso risultava addirittura illuminata di luce impropria la prontezza dei riflessi, che aveva invece una luce propria, come il ragazzo aveva dimostrato reagendo con il salto. Il professore però l’aveva agganciata alla logica!

Questo è l’ “effetto alone”.

L’effetto alone  può “dilatarsi e retrocedere” verso il passato.

Vi sarà capitato di ascoltare alcuni estimatori di un artista, i quali, affascinati da ciò che l’artista ha realizzato di veramente valido al presente, ne osannano tutta la produzione in maniera poco obiettiva. La luce dei suoi capolavori di oggi illuminerebbe agli occhi di costoro tutta la sua produzione precedente.

Così questo effetto alone non investe solo il resto della personalità dell’individuo, ma si dilata e retrocede verso il passato, verso tutto ciò che il soggetto in questione ha realizzato.

Fui colpito una volta al cinema dall’atteggiamento delle persone che avevo intorno, che era estremamente favorevole verso l’interprete del film. Tale atteggiamento distorceva le capacità critiche degli spettatori: alla prima battuta dell’attore si andò in estasi: era tanta l’ammirazione!

Come molti ero andato e vedere “Il laureato” quando già Dustin Hoffmann

(che con quel film aveva vinto l’Oscar) era considerato un gran­de interprete. Notai insomma che i commenti attorno a me erano chiaramente influenzati dai successi ormai consolidati di Hoffmann.

L’ effetto alone, così definito in psicologia, è un effetto che agisce su chi valuta e opera una distorsione valutativa.

Proprio perché conosco la potenza di questo processo mentale, più che dare del “cretino” al collega, concludo che egli ne è rimasto vittima.

Infatti è una cosa seria e bisogna precisare che ciò accade nel bene e nel male.

A scuola alcuni insegnanti, quando sono colpiti positivamente da una caratteristica di un alunno, stravedono per lui: tutto ciò che dice e fa è straordinario, col risultato di travisare gli altri aspetti della personalità del ragazzo. E quando un alunno presenta un aspetto negativo, hanno la tendenza a svalutare tutto l’operato di quest’alunno.

Come per molti aspetti del comportamento umano anche chi ne è consapevole può caderne vittima, a volte con un tonfo. Il professore (di cui sopra) conosceva bene questi processi di distorsione delle nostre capacità valutative. Lo sottolineo per far comprendere la forza di un tale condizionamento.

Ho già detto che questo effetto agisce su chi valuta ed è la luce di una caratteristica del soggetto da valutare che illumina il resto della sua personalità. Chi valuta parte col considerare un qualcosa che già esiste: le capacità logiche di Alessandro, le doti di Hoffmann, per intenderci. Questo qualcosa fa parte del mondo di chi valuta (la “logica” occupava i primi posti nel mondo del mio collega): ciò che accetta o non accetta, che desidera o rifiuta, in cui crede o in cui non crede con forza.  Questa forza lo tradisce. Se vede nel prossimo quello che più ammira (o che rifiuta ) per effetto di questa forza perde la capacità valutativa e un … ragazzo che salta come un gatto per evitare un ostacolo dimostra capacità logiche.


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