Le cinque curiosità legate al Partenone di Atene
Solo chi ama questo straordinario simbolo della cultura universale del nostro mondo potrà conoscere e non desidera altro che divulgarlo.
- L’avreste mai detto che Socrate, il grande filosofo Ateniese, fu uno degli scalpellini che lavorarono alla realizzazione di questa meraviglia?
- Per costruire ogni singola colonna ci sono volute 19.000 ore di lavoro; le stesse ore che servono oggi per costruire un condominio di mezze dimensioni!
- Per la realizzazione delle sculture decorative del Partenone sono stati impiegati 150 scalpellini e 50 scultori. Solo il 30% erano ateniesi e il resto dei lavoratori erano per il 20% schiavi e per il 50% meteci (liberi, residenti senza cittadinanza).
- Si dice che non si deve giudicare un libro dalla copertina; questo vale in tutti gli ambiti e vale anche per il Partenone. Per quanto siano magnifiche le metope, i fregi, i frontoni, la vera opera d’arte era la scultura all’interno del tempio: la maestosa statua di Atena, d’oro e avorio, realizzata da Fidia.
- Quante trasformazioni subì il Partenone negli ultimo secoli? Durante l’occupazione Ottomana il Partenone divenne una moschea e il vicino Erechtheion, un harem. Nel periodo successivo, il primo re greco, Otto, espresse il suo desiderio di costruire il suo palazzo sulla collina dell’Acropoli. Fortunatamente, il padre, che adorava la classicità di Atene, lo convinse a cercare un’altra zona.
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