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L’Associazione Onda Telematica rivolge al Ministero delle Telecomunicazioni delle modifiche al codice delle comunicazioni

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Le Associazione dei Radioamatori italiani chiedono al Ministero delle telecomunicazioni di apportare delle Modifica all’ allegato 25 e revisionare l’allegato 26 – del Codice delle Telecomunicazioni – in quanto questo significherà mettere le mani nelle tasche delle associazioni e dei radioamatori italiani, intestatari di una o più licenze di ponte ripetitore (servizio offerto gratuitamente alla collettività da parte dei radioamatori – anche in caso di emergenza – per garantire una continuità capillare delle Comunicazioni.

I radioamatori hanno investito importanti somme di denaro per offrire questo tipo di servizio!, modificando l’allegato 25 del Codice delle Comunicazioni – senza prima aver interpellato tutte le associazioni italiane –  inserendo un contributo annuale per ogni stazione ripetitrice.

Ecco il motivo del contenderer.

Nel 2021 il MI.SE, senza interpellare le associazioni radioamatoriali, modificava l’allegato 26 del codice delle Comunicazioni. In questi giorni, il Dipartimento Comunicazioni del Ministero Sviluppo Economico, ha portato alla firma dell’onorevole Ministro Giancarlo Giorgetti, una proposta di modifica dell’allegato 25 che introduce un contributo annuale sulle stazioni ripetitrici non presidiate senza aver raccolto il dissenso di alcune associazioni radioamatoriali che si sono opposte a questa decisione. Sempre il Dipartimento Comunicazioni del MI.SE., vuole affidare a due associazioni nazionali ARI e CISAR il rilascio delle importanti patenti radioamatoriali creando inevitabilmente una forma di concorrenza sleale nei confronti delle altre realtà associative. Pertanto l’Associazione Chiede al sig. Ministro, di bloccare ogni modifica dell’allegato 25, di far ridiscutere le modifiche all’allegato 26, e le eventuali future modifiche al codice delle Comunicazioni, facendo interpellare in un tavolo tecnico i rappresentanti di tutti le associazioni radioamatoriali italiane grandi e piccole e non soltanto le due nazionali.

Riportiamo qui di seguito un video messaggio esplicativo della richiesta modificativa:

La nostra Rivista Culturale non è solita entrare nell’ambito delle diatribe per quanto legittime e condivisibili, solo che siamo del parere che l’operato dei radioamatori italiani, e non solo, è da ritenersi di rilevante importanza sociale ed economica. Non dimentichiamo che sono loro, solo loro, che in caso di calamità naturali, quando tutto il sistema delle comunicazioni crolla, loro attraverso i loro apparati riescono a mantenere i contatti con le aree terremotate, favorendo aiuti e soccorsi.

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