La trascendenza Temporale: la Fisica Quantistica e il Concetto di Eterno Presente (Capitolo 8/25)
Il Sogno dell’Eterno Presente trova anche una risonanza nella fisica quantistica, con il concetto di entanglement quantistico e il ruolo dell’osservatore nel definire la realtà. Analizziamo come le scoperte scientifiche abbiano influito sulla nostra comprensione del tempo e come esse possano convergere con la trascendenza temporale.
La Fisica Quantistica[1] e il Concetto di Eterno Presente
L’intreccio tra la fisica quantistica e il concetto di Eterno Presente costituisce uno dei connubi più affascinanti tra la scienza e la filosofia. La natura delle particellare nella realtà quantistica, introducono idee che, in apparenza, si allineano con la prospettiva dell’eterno presente, sfidando la nostra comprensione tradizionale del tempo.
Entanglement Quantistico[2]: Interconnessioni Oltre il Tempo
Uno degli aspetti più intriganti della fisica quantistica è l’entanglement, una connessione istantanea che si verifica tra particelle quantistiche, indipendentemente dalla distanza che le separa. Questo fenomeno suggerisce l’esistenza di interconnessioni al di là delle limitazioni temporali, dove l’influenza su una particella sembra avvenire istantaneamente sull’altra, sfidando la nozione di un flusso temporale unidirezionale.
Nel contesto dell’Eterno Presente, l’entanglement quantistico può essere interpretato come un’indicazione della possibile simultaneità di eventi apparentemente separati nel tempo. L’idea che il passato, il presente e il futuro possano esistere simultaneamente trova un parallelismo con la visione di un’Eterna Presenza al di là della linearità temporale.
Il Paradosso dei Gemelli: Il Tempo Come Entità Flessibile
Un altro aspetto della fisica quantistica che sfida la nostra comprensione del tempo è il Paradosso dei Gemelli, un esperimento mentale che coinvolge gemelli identici, uno dei quali compie un viaggio ad altissima velocità nello spazio. Secondo la teoria della relatività di Einstein, il gemello in viaggio invecchierà più lentamente rispetto al gemello rimasto sulla Terra.
Questa discrepanza nell’invecchiamento tra i due gemelli sottolinea come il tempo possa essere influenzato da fattori come la velocità e la gravità. Nella prospettiva dell’Eterno Presente, questo paradosso suggerisce che il tempo non è una costante immutabile, ma piuttosto un aspetto flessibile e dipendente dalle condizioni del sistema in cui ci troviamo.
Il Ruolo dell’Osservatore: Creare la Realtà nel Presente
La fisica quantistica pone un’enfasi significativa sull’osservatore e sul suo ruolo nella definizione della realtà. Il concetto che l’atto di osservare una particella possa influenzare il suo stato quantico suggerisce che la realtà stessa può essere plasmata dall’azione dell’osservatore.
Questa prospettiva trova un punto di contatto con il concetto di Eterno Presente, poiché sottolinea l’importanza dell’esperienza diretta nel definire la realtà. La consapevolezza del presente, nella visione quantistica, diventa un atto di creazione continua, in cui l’osservatore partecipa attivamente alla costruzione della realtà.
Superposizione Quantistica[3]
Statistiche delle Possibilità Infinite
La superposizione quantistica è un altro elemento chiave della fisica quantistica che sfida la nostra intuizione temporale. Secondo questa idea, una particella può esistere contemporaneamente in più stati quantici finché non viene osservata, momento in cui si “schiaccia” in uno stato specifico. Questo principio suggerisce che fino a quando un evento non è osservato, esiste in uno stato di possibilità. Nella visione dell’Eterno Presente, questo concetto può essere interpretato come l’indicazione che il futuro potenziale è già presente, in attesa di manifestarsi quando viene osservato. In conclusioni, sebbene la fisica quantistica e il concetto di Eterno Presente siano campi distinti, le affinità tra di essi sollevano domande intriganti sulla natura fondamentale della realtà e del tempo. La possibilità che gli eventi possano coesistere al di là della linearità temporale, apre una finestra sulla complessità della nostra esistenza e sfida le convenzioni della nostra percezione del tempo. Mentre le interpretazioni possono variare, l’intersezione tra la fisica quantistica e il Sogno dell’Eterno Presente offre un terreno fertile per ulteriori esplorazioni filosofiche e scientifiche.
[1] La meccanica quantistica, o teoria dei quanti, è una teoria che i suoi stessi creatori non capivano pienamente, ma che si è rivelata l’unica capace di spiegare il comportamento della materia nel mondo microscopico.. Nel cuore della materia c’è un mondo immenso, composto da miliardi e miliardi di particelle, che sfugge ai nostri sensi e alla nostra intuizione. Un mondo in cui non valgono le leggi fisiche usuali, ma quelle più complicate e “misteriose” della meccanica quantistica. da stupire gli stessi scienziati che l’hanno inventata. «Nessuno la comprende davvero». Eppure questa teoria funziona, perché descrive il mondo degli atomi e delle molecole con precisione impeccabile. E ha moltissime applicazioni, dai laser alla risonanza magnetica. Anzi, si sospetta che siano alcuni fenomeni ad essa collegati, come l’effetto tunnel, a rendere possibile la fotosintesi e quindi la vita.
Non solo, la meccanica quantistica, per le sue caratteristiche quasi “magiche”, da sempre affascina filosofi e scienziati. E oggi sta entrando nella nostra cultura “quotidiana”, ispirando anche libri, film e opere d’arte.
Onde che si comportano come particelle, particelle che oltrepassano le barriere come fantasmi o che comunicano tra loro in modo “telepatico”… È questo lo strano mondo che gli scienziati si sono trovati di fronte quando hanno scoperto la meccanica quantistica.
Una delle caratteristiche principali di questa teoria è la quantizzazione. Cioè il fatto che, nel mondo microscopico, le quantità fisiche come l’energia non possono essere scambiate in modo “continuo”, come un flusso d’acqua del rubinetto che si può dosare a piacere, ma attraverso “pacchetti” detti “quanti”… come acqua contenuta in bicchieri o bottiglie dal volume prefissato.
[2] L’entanglement quantistico è uno dei fenomeni più affascinanti e misteriosi della fisica moderna. Si tratta della capacità di due o più particelle di condividere uno stato quantico, anche se sono separate da grandi distanze nello spazio. Questo significa che le proprietà fisiche di queste particelle, come la posizione, lo spin o il momento, sono correlate in modo non locale, cioè indipendentemente dalle influenze ambientali. l’entanglement quantistico è anche una risorsa molto fragile e delicata, che richiede un controllo e una manipolazione accurati per essere sfruttata al meglio. l’entanglement quantistico è anche una risorsa molto fragile e delicata, che richiede un controllo e una manipolazione accurati per essere sfruttata al meglio.
[3] La superposizione quantistica è il fenomeno per cui un sistema fisico, come un elettrone o un fotone, può esistere in una combinazione di due o più stati possibili fino a quando non viene misurato. Questo significa che il sistema non ha una proprietà definita, ma una probabilità di assumere diversi valori. Per esempio, un elettrone può avere una probabilità del 50% di essere in uno stato di spin up e una probabilità del 50% di essere in uno stato di spin down, finché non viene osservato con un apparecchio che ne determina lo spin. In questo caso, il sistema collassa in uno dei due stati possibili, eliminando la superposizione. La superposizione quantistica è alla base della meccanica quantistica, la teoria che descrive il comportamento delle particelle subatomiche. La meccanica quantistica prevede che i sistemi quantistici possano interferire tra loro, creando fenomeni come la diffrazione e l’entanglement. La superposizione quantistica è anche sfruttata in alcune applicazioni tecnologiche, come i computer quantistici, che possono eseguire operazioni parallele su più bit quantistici (qubit) grazie alla loro capacità di essere in più stati contemporaneamente.
Il XIX Capitolo sarà online il 20 di marzo.