La Santa Croce opera dell’artista Giuseppe Manzo (1849-1942)
di Antonio Manzo
“La Santa CROCE” Fu scoperta dalla futura Santa, ELENA, prima “archeologa” Cristiana.
Riuscì a riportala alla luce nel 336, grazie alla sua devozione infinita e all’operato caritatevole . Splendida e struggente l’interpretazione data dall’artista Giuseppe MANZO (1849/1942)
Oltre alla Santa, in estasi, vi è la presenza del vescovo di Gerusalemme, Macario e di un guarito.
Il gruppo scultoreo,in cartapesta policroma, è datato, con firma, nel 1920.
Posto in una grande teca lignea, a TORREPADULI e lo si può ammirare presso la confraternita della Madonna Immacolata.
GIUSEPPE MANZO
CENNI BIOGRAFICI:
Giuseppe Manzo fu maestro cartapestaio e scultore. Le sue pale per altari e i suoi gruppi statuari sono caratterizzati da una certa austerità e da un verismo impeccabile. I suoi altorilievi e bassorilievi sono impareggiabili nella perfezione. Le sue opere sono sparse nelle chiese di tutta la puglia e in collezioni private. Ricordiamo: la statua della Madonna del Carmine nella Chiesa di San Vito a Surbo (1899). Una bellissima statua del sacro Cuore di Gesù (1899) nella la chiesa madre di Mesagne. A Ruvo di Puglia il gruppo statuario della Pietà (1901) e molte altre opere si trovano nelle chiese. Una statua in cartapesta del Sacro Cuore di Gesù e un altorilievo della Vergine con il Bambino si trovano nella Cappella del Santissimo a Cavallino. A Lecce, il terzo altare di Santa Teresa del Bambin Gesù nella chiesa del Carmine ospita una sua statua in cartapesta. A Manduria, nella chiesa della santissima Trinità, vi è la bellissima statua della Madonna dei Fiori, realizzata dal Manzo nel 1898. Nella chiesa della beata Vergine a Casarano, le opere in cartapesta sono quasi tutte del maestro. Altre sue opere si trovano a S. Pietro Vernotico, a Sanarica e a Ostuni. Interessanti sono un quadro a rilievo raffigurante la Madonna e la statua di Sant’Antonio da Padova nella Chiesa Madonna di Costantinopoli a Maglie.
NOTE: Le sue opere si ritrovano a Lecce e provincia, ma anche nelle chiese di tutta la Puglia e in collezioni private in Italia e all’estero.