La Lecce di Gregorovius
di Giorgio Mantovano
“Entrando in Lecce, la mia meraviglia non fu poca. Avevo sentito dire che nel Regno di Napoli questo luogo per nettezza si distingue fra tutti.
(…) L’architettura cittadina ha toccato il punto di sua massima fioritura nell’epoca di Carlo V e anche dopo. La maggior parte dei chiostri e palazzi di Lecce sono sorti tra i secoli XVI e XVII.
Il materiale impiegato nella costruzione è una pietra calcarea di un bel giallo color d’oro, la quale, assai facile da lavorare, si offriva all’artista come materia eccellente per gli ornamenti e i fregi delle parete esterne degli edifici.
In nessun altro luogo mi accadde mai di vedere pari ricchezza nel modo di ornare le facciate.
(..) Lecce può dirsi la Firenze dell’epoca Rococò. In questa tendenza artistica non v’è nulla in tutta Italia che le si possa comparare. “
Ferdinand Gregorovius, Lecce, Maggio 1875.