Juan de Salazar una delle più belle via di Asunción
di Tiziana Leopizzi
Siamo a Juan de Salazar una delle più belle via di Asunción. Il bel viale alberato è stato chiuso al traffico dal mattino presto per gli allestimenti pin modo da accogliere il pubblico dal primo pomeriggio.
Imparare divertendosi questo il filo conduttore che anima da sempre gli organizzatori.
Lasciato alle spalle il grande striscione all’ingresso, rigorosamente gratuito, ci accoglie l’Europa che qui si fa bella grazie alle postazioni allestite dai Centri Culturali privati e istituzionali dei rispettivi paesi di provenienza che costeggiano entrambi i lati di questo palcoscenico in Città.
L’idea propulsiva si deve alla Anglo, l’associazione culturale della Gran Bretagna che ha qui la propria sede fissa e che lanciò l’iniziativa che tuttora prosegue e anzi quella di quest’anno è stata l’occasione per festeggiare il decimo anniversario. Ce ne parla proprio il suo Presidente Carlo Bruni imprenditore peraltro italianissimo; la cosa ci sorprende vero? Come un italiano Presidente della Anglo GB? A pensarci un attimo in realtà segue la bellissima logica che qui ad Asunción l’Europa è vissuta come un unicum, proprio il sogno di tanti come noi. E proprio grazie a Bruni è anche presente la prestigiosa Società Dante Alighieri che ha festeggiato i suoi 129 anni quest’anno, con l’Istituto e le sue sedi scolastiche, qui si chiamano Collegi che vantano 1200 studenti, dall’asilo al liceo.
Appena entrati all’interno di questo vivacissimo spettacolo fatto di musica, teatro, cultura e cose sorprendenti, una folta platea di micro-seggiole si riempie all’istante… Si sta aprendo il sipario del Teatrino delle Marionette. Gli animatori sono eccellenti e devo dire catturano anche la mia attenzione che piccolissima non sono. I bambini guardano rapiti la scena, si spaventano per le voci, ridono a crepapelle e tifano per l’eroe e partecipano focosamente alla punizione dell’Orco, ma devo dire non sono solo loro… anche i genitori.
I discorsi istituzionali sono ridotti al minimo ma qui ogni associazione culturale, istituzionale o privata, ai lati del percorso, dà il meglio di sé. Passeggiando appunto tra i vari corner delle associazioni, tra cultura e aparentados che qui sono i panini, o meglio superpanini il muro di una palestra di roccia attira i più intrepidi tra bambine e bambini che si arrampicano sulla parete, opportunamente agganciati però ad una robusta prudenziale cima di sicurezza. Tavoli bassi sono sparsi al centro lungo tutto il cammino. Qui grandi e piccini si fermano a disegnare, ritagliare, dipingere, modellare. Giochi mai visti in Italia, come quello di far centro lanciando una palla di stoffa su dei piani inclinati con apposito foro, posti uno di fronte all’altro, oppure il lancio della palla dal telone circolare tenuto da “piccoli” di tutte le età. Il tutto pervaso dalla musica dal vivo di un quartetto paraguayano che suona sul palco e che chiude il percorso dall’altro lato della strada.
I discorsi sono ridotti al minimo ma qui ogni associazione culturale, istituzionale o privata, ai lati del percorso, dà il meglio di sé. Al centro, inframmezzati dallo svolgimento dei giochi, tanti tavoli bassi accolgono tutti per dipingere disegnare creare con la plastilina.
I bambini trovano qui il loro spazio ideale e credo che questa tipologia di feste sia una benedizione perché il contatto umano è quello privilegiato e vincente
fermento che fa veramente bene allo spirito l’idea partì 10 anni fa questo è il 10º anniversario proprio oggi Dall’associazione dall’angolo quella dei britannici di cui sorprendentemente è presidente un italiano italianissimo un imprenditore che vive qui dall’83 perché perché qui l’Europa appare come un tutto unico e non divisa per nazionalità penso che le fotografie parlino da sole e entrare in questa carie chiusa al traffico ovviamente Immediatamente a contatto con una platea di bambini piccolissimi che guardano incantati il teatro delle marionette incantati come tanti altri che sono seduti intorno a dei tavoli per poter dipingere disegnare creare con la plastilina poi poco più in là i centri culturali che hanno sede proprio in quando è Salazar. I bambini trovano qui il loro spazio ideale e credo che questa tipologia di feste sia una benedizione perché il contatto umano è quello privilegiato e vincente