INNOVAZIONI E SCOPERTE DI PIERPAOLO DE GIORGI SU TARANTISMO E TRADIZIONI PER LA RIEVOCAZIONE STORICA DI GALATINA
Giovedì 27 giugno 2024, alle 19,30, il Palazzo Gorgoni di Galatina accoglie la presentazione degli ultimi due volumi del filosofo ed etnomusicologo Pierpaolo De Giorgi Le Ultime Tarantate, scritto assieme al caporedattore RAI Angelo Angelastro (Congedo), e La Grande Armonia (Argo), che contiene argomenti innegabili sull’utilizzo costante di simboli armonici come il tamburo a cornice o tamburello o l’alternanza coreutica e teatrale tra morte e vita. Dopo i saluti degli organizzatori (UNESCO & Co.) il lavoro di De Giorgi verrà introdotto dall’esperto di tarantismo dr. Federico Capone.
Si prevede l’arrivo di un gran numero di turisti, studiosi e curiosi. De Giorgi, com’è noto, indaga da molti anni la stringente relazione tra i riti magnogreci e la musica e la danza dei “morsicati” dalla mitica taranta, aiutato da studiosi come il docente Paolo Pellegrino, lo psichiatra Ioannis Koutsandreas e il ricercatore Saverio De Florio. Nelle vicende dell’animale simbolico taranta, che “possiede” le tarantate e le obbliga ad una terapia musicale e coreutica in trance, secondo l’autore, la tradizione del Salento si connette con quella di Taranto, capitale della Magna Grecia, e con l’antico rimedio dell’armonia, presente nei riti di Dioniso, di Apollo e della Grande Madre.
Il volume La Grande Armonia (Argo) sta suscitando un forte interesse a Taranto e in tutta la Puglia per le numerose innovazioni presenti, tra le quali le foto esclusive e rivelatrici delle immagini di un vaso della seconda metà dell’VIII sec. a.C., proveniente da un santuario di Sparta, che riproducono la prima forma di tarantismo al mondo. Si tratta di una terapia musicale e coreutica contro il morso di uno scorpione, praticata non a caso dagli stessi Spartani che nel 706 a.C. hanno fondato Taranto. Il nuovo sguardo sul tarantismo è già presente nel volume precedente Le ultime tarantate di Angelo Angelastro e Pierpaolo De Giorgi. Il volume si avvale di due prospettive nuove, molto apprezzate. La prima è quella di alcune straordinarie foto inedite scattate il 29 giugno del 1978 alle tarantate impegnate nel loro rituale a Galatina da Angelastro, caporedattore del TG1 RAI. La seconda è il testo innovativo del filosofo ed etnomusicologo De Giorgi, che vede nel tarantismo una gestione terapeutica femminile, un’importante risorsa della tradizione popolare italiana e una sopravvivenza dei riti dionisiaci di Taranto magnogreca. Le tesi di De Giorgi, dopo un esame critico de La terra del rimorso del grande etnologo Ernesto De Martino, del quale riconoscono tanto i meriti quanto gli errori, mostrano come il tarantismo sia una cura musicale e coreutica di patologie psicosociali varie, che utilizza l’alternanza tra gli opposti morte e vita per ottenere una simbolica rinascita, e che è molto vicina ai Misteri greci e ai riti di Dioniso dell’altalena e del labirinto, ossia ai riti dell’armonia degli opposti.
La terapia musicale, inoltre, è stessa utilizzata dai teorici dell’armonia di 2.500 anni fa, e cioè i grandi magnogreci Pitagora e la sua intera scuola, come testimonia Giamblico. De Giorgi parlerà anche di come sia importante per tutta la Puglia comprendere con esattezza le sue antiche tradizioni, illustrate tra l’altro dal grande disegnatore Saverio Della Gatta, che nel Settecento ha lavorato a Napoli per la celebre ricognizione dei costumi popolari, organizzata da re Ferdinando IV. Alle 21,30 De Giorgi e i suoi Tamburellisti di Torrepaduli si esibiranno in piazza San Pietro in un intrigante e imponente concerto di pizzica. Si prevede una grande partecipazione.