Incontro d’Autore a tò Kalòn con Peppino Conte per una festa di inizio estate
di Anna Stomeo
Sabato 22 Giugno avrà luogo, con inizio alle ore 19.00 , presso il Centro Culturale tò Kalòn dell’Associazione Itaca Min Fars Hus, a Martano (Lecce) in via Marconi, 28, con la cura di Anna Stomeo e di Paolo Protopapa, una festa di inizio estate all’insegna della poesia e della curiosità conoscitiva.
Ospite della serata, con la sua ultima raccolta poetica, un poeta e un intellettuale che, spesso, in passato, ha contribuito, con la sua presenza e il suo contributo critico, ad arricchire le serate di poesia di tò Kalòn: Giuseppe Conte, Peppino per gli amici, noto a tutti i salentini non solo per la sua produzione poetica, apprezzata in ambito critico-letterario, ma soprattutto per aver inventato, nel 1995, e poi diretto e tutt’ora coordinato, la manifestazione, salentina ed internazionale, “L’0lio della Poesia”, glorioso evento di relazione e solidarietà poetica che si tiene ogni estate in piazza Lubelli a Serrano, dove Peppino è nato e dove orgogliosamente vive con la sua famiglia e i suoi meravigliosi nipotini.
“L’Olio della Poesia” premia ogni anno un Poeta, con una quantità di olio evo salentino di uso personale, e lo fa per promuovere il dialogo e l’incontro (che, ci piace aggiungere, scorrono a Serrano “lisci come l’olio”…) e per fare della poesia, luogo per eccellenza della riflessione individuale, un momento collettivo di esaltazione conoscitiva.
Basterebbe raccontare lo spirito de L’Olio della Poesia, che si tiene ogni anno con grande partecipazione di pubblico locale, nazionale e internazionale, e che ha reso celebre, in tutto il mondo, la piccola comunità di Serrano, per raccontare l’anima poetica raccolta nel corpo di Giuseppe Conte, poeta profondo, silenzioso e sempre presente, con numerose pubblicazioni all’attivo, nell’arco di un’intera vita, ma anche operatore culturale instancabile, per anni bibliotecario e funzionario della Provincia e, a sua volta, critico, traduttore e promotore di poesia.
In questa festa di inizio estate a tò Kalòn Peppino porterà la sua ultima raccolta (Sul Terzo Pianeta del Sole (Poesie), con una Premessa di Antonio Errico e un breve Saggio di Anna Stomeo, Edizioni del Pescecapone 2023) per farla diventare, insieme a tutti gli Amici di tò Kalòn, non solo oggetto di riflessione, ma anche di lettura e di commento collettivi: tutti i presenti saranno, infatti, invitati, se lo vorranno, a leggere e commentare alcuni versi della raccolta, che circolerà tra il pubblico.
Una pubblicazione di grande spessore che ci rivela la piena maturità dell’Autore, il quale non solo crede fortemente nel dialogo tra poeti, ma anche nelle relazioni che la parola poetica crea, magicamente, tra le persone, tra le loro vite e le immagini che le racchiudono.
In questa visione si cela il mistero del titolo “sul terzo pianeta del sole” che Conte ha sottratto all’ultimo verso di una poesia di Wislawa Szymborska (“Non c’è nulla di più animale /della coscienza pulita/sul terzo pianeta del Sole”, da: Lode della cattiva considerazione di sé, in: Grande Numero, 1976).
Una scelta che rivela in Peppino Conte, un’evoluzione e, nel contempo, un’impellente urgenza esistenziale di mettersi in discussione, chiamando in causa (come metaforicamente ha fatto inventando L’Olio della Poesia) gli Altri, poeti e non, oppure, addirittura, premi Nobel come, appunto, la poeta polacca Wislawa Szymborska.
Con lei Peppino vuole stabilire un sottile gioco di complicità e una sorta di compresenza e di corrispondenza, in cui la parola poetica si afferma definitivamente e si esalta consapevolmente. Vi è un ‘vizio del quotidiano’, comune ai due poeti, quasi un ‘minimalismo’, che sfocia, però, inevitabilmente, in un canto corale universale, in cui il lettore si ritrova pienamente coinvolto, in una sottile rete di intime considerazioni.
È il gioco delle affinità elettive, infatti, a dominare pienamente questa ultima raffinata raccolta di Peppino Conte, che cela anche una sorpresa: alcuni acquarelli dell’amico artista Luciano Luzio, che vive a Parigi e che ha voluto anche tradurre in francese ben cinque poesie della raccolta.
In tutti i versi di Giuseppe Conte, da oltre un quarantennio, la Poesia, intesa come condizione dell’anima, è sempre l’interlocutrice principale, sia come tormento che come speranza e, soprattutto in questa silloge, come punto di riferimento per misurare il grado di autonomia dell’Autore dai ‘cattivi pensieri’ che a volte lo assillano e che egli riesce a schivare, mettendosi temporaneamente in salvo, appunto, “sul terzo pianeta del sole”, da dove lanciare segnali di fumo e di riscatto ad un mondo che appare indifferente e sospeso e, sempre più crudele.
Tra poeti che si evocano e si incontrano, parole che volano di bocca in bocca, richiami densi al vissuto personale, interrogativi e certezze, la serata del 22 giugno 2024 a tò Kalòn sarà magica e insolita, affidata alle solide spalle di Peppino, poeta autentico, creatore di versi e relazioni, di incanti e di suggestioni, oltre il quotidiano, verso l’infinito.
Anna Stomeo