Incontro con Fra Luca Santato. L’amore per il prossimo come missione di vita
di Antonella Buttazzo
Si è svolto nella cornice della chiesa di San Vito martire di Lequile, il 14 giugno scorso, l’incontro con Fra Luca Santato, frate minore cappuccino della Provincia Veneta, missionario in Mozambico.
E proprio per il Mozambico, Fra Luca ha deciso di vedere la comunità lequilese (e non solo), presentando il progetto di una Fattoria didattica nella capitale mozambicana, Maputo.
Di cosa si tratta esattamente?
Ecco spiegata l’idea progettuale dalla scheda tecnica resa nota dal Segretariato Animazione Missionaria dei Cappuccini del Triveneto:
‘’Noi, Frati Minori Cappuccini, che lavoriamo in Mozambico, dopo l’ultima assemblea generale della Custodia, dello scorso gennaio, abbiamo deciso di iniziare a studiare un nuovo progetto: una fattoria didattica per bambini e ragazzi orfani.
Il luogo scelto, per la costruzione del progetto, è Boane, un distretto a circa 25 km. dalla capitale Maputo.
Il terreno ha una grandezza di circa 3 ettari per permettere uno spazio adeguato per la costruzione delle varie strutture e un altro spazio grande per tutto il lavoro legato alla terra: orti e piantagioni.
Abbiamo scelto di non progettare un orfanotrofio, solamente con la preoccupazione di ricevere bambini e ragazzi, ma bensì una fattoria perché i bambini e i ragazzi, inserendosi in questa struttura, possano imparare lavori dignitosi (orti e piantagioni) per un domani essere in grado di costruirsi un futuro con il lavoro della terra, e la fortuna del Mozambico è proprio, che la terra, ben coltivata, può essere davvero una ricchezza, non c’è problema di siccità in questo Paese.
La struttura, che stiamo studiando, avrà una capacità di accogliere circa 60 bambini o ragazzi, avranno una vita comunitaria in casa e tutti avranno la possibilità di andare a scuola, che peraltro è vicina al terreno scelto per la costruzione. Come frati ci impegniamo a condividere con loro la bellezza della vita comunitaria e fraterna come espressione del nostro fondatore San Francesco, e garantiremo a loro anche un cammino cristiano in comunione con la chiesa locale.
Il progetto non è solo costruire tutta la struttura per i bambini e ragazzi (refettorio, cucina, sala studio, e locali per dormire), ma vuole inglobare anche una struttura per accogliere giovani frati mozambicani, studenti di filosofia, per dare loro la possibilità di inserirsi in una realtà sociale della nostra custodia e poi sempre all’interno del terreno costruire un consultorio medico, gestito con medici volontari italiani, a servizio non solo della struttura, ma della popolazione (in modo particolare bambini e ragazzi) che necessitano di visite mediche.
Il progetto dunque vuole essere un insieme comunitario di varie realtà di carattere sociale per il bene di questo popolo mozambicano.
L’idea è di iniziare i lavori in luglio di quest’anno e terminarli nel dicembre del 2023.’’
Seguendo le orme di Fra Luca, nel nostro piccolo possiamo perseguire le orme dell’Amore, spostando confini, abbatterli e trasformarli in strette di mani salvifiche. A volte basta davvero poco.
Grazie!