In memoria dei piloti della marina militare britannica sepolti a Otranto
di Anna Maria Nuzzo
Ogni anno, il 2 novembre, è usanza recarsi nei cimiteri per deporre un fiore, accendere un lumino e pregare sulle tombe dei propri cari. È una giornata dedicata al ricordo di chi non c’è più ma continua a vivere nella nostra memoria. Le tombe si vestono di fiori e colori ma a volte alcune restano spoglie. Forse i familiari di questi defunti sono lontani o forse non ci sono più nemmeno loro, così il ricordo di queste persone lentamente svanisce.
“Ogni persona ha diritto almeno a un fiore per essere ricordata”. La pensa così un mio caro amico, Alberto Signore, che ha espresso questa frase qualche anno fa, quando mi raccontò della presenza a Otranto delle tombe di alcuni soldati della marina militare inglese e francese.
Questi giovanissimi ragazzi caddero con i loro aerei durante la I guerra mondiale in un volo di ricognizione sul canale di Otranto volto a individuare i sottomarini nemici. I loro corpi furono recuperati e sepolti nel cimitero di Otranto, dove giacciono tutt’oggi nei pressi del sacrario militare italiano, dedicato ai caduti della II guerra mondiale.
Su ognuna delle loro tombe è posta una lapide col nome, la data di morte e le insegne del proprio battaglione. Sono sepolti lontano da casa, dai propri affetti e forse le loro famiglie non hanno mai saputo (e forse ignorano tuttora) che i loro cari giacciono proprio qui a Otranto. Le loro sono le tombe più spoglie del cimitero, insieme a quelle dei migranti che hanno trovato la morte nel nostro mare, sulle cui lapidi non vi è un nome o una data, ma solo la scritta “Ignoto” seguita da un numero.
Il mio amico Alberto è uno dei pochi che va a fare visita a questi caduti e provo grande tenerezza nel sentirgli raccontare che quando va a trovare questi soldati si mette sull’attenti e gli suona il silenzio. E così quest’anno sono voluta andare anch’io a far visita a questi giovani militari e lasciare un fiore.
Se vi capita di passare nei dintorni di Otranto, fermatevi a deporre un fiore e dire una preghiera per questi ragazzi che hanno combattuto per noi, difendendo il nostro paese.