Il San Francesco di Dante riletto ai tempi di Papa Bergoglio, con il prof. Giovanni Leuzzi al Centro tò Kalòn di Itaca Min Fars Hus a Martano
di Anna Stomeo
Una “conferenza d’Autore” sull’attualità del San Francesco di Dante, con Giovanni Leuzzi a tò Kalòn.
Venerdì 10 Gennaio 2025 a Martano (Lecce), alle ore 18.30, presso il Centro Culturale tò Kalòn dell’Associazione Itaca Min Fars Hus, condotto da Anna Stomeo e da Paolo Protopapa, grande ritorno del Prof. Giovanni Leuzzi con una delle sue più suggestive e profonde riflessioni critiche e poetiche: Il San Francesco di Dante riletto ai tempi di Papa Bergoglio.
Una “Conferenza d’Autore”, come ci è piaciuto definirla, non solo perché muove dalla grande sensibilità e competenza letteraria e storica del prof. Leuzzi, ma anche per la profondità delle tematiche e dei loro intrecci teorici, tra poesia, arte, e religione, che l’Autore affronterà con quella leggerezza affabulativa e relazionale che lo contraddistingue da sempre e che costituisce una delle ragioni fondamentali della sua carica empatica di comunicatore e di studioso.
Questo incontro è un invito a cogliere, nella figura di San Francesco, così come Dante Alighieri l’ha delineata nel canto XI del Paradiso, e in quella di Papa Bergoglio, il primo papa, in ottocento anni di storia, che sceglie di chiamarsi Francesco, l’occasione più significativa che la storia ci offre per comprendere e vivere il senso autentico della rivoluzione spirituale francescana e per affrontare i problemi che ci riguardano da vicino, dal rapporto con la natura alla percezione della sofferenza umana come riscatto e come consapevolezza e responsabilità del futuro.
Un incontro che ci porterà a riflettere su quella spiritualità, tutt’altro che celestiale e incorporea, ma empirica e palpabile, di Francesco d’Assisi, che, da otto secoli, anche tramite l’interpretazione dantesca, tormenta e stimola le contraddizioni dell’Occidente intorno al tema essenziale della povertà, intesa non come deprivazione, ma come arricchimento di libertà, di determinazione e di alterità. San Francesco e Papa Francesco sembrano inserirsi in un paradigma a-storico, ma non anti-storico, che racchiude e disvela il senso di alcuni passaggi fondamentali dell’umanità.
Tutti temi che Leuzzi saprà ben focalizzare, non solo, ovviamente, nei contenuti, ma anche nel metodo narrativo ed esplicativo, anche perché ha scelto di essere affiancato, nella serata, da due collaboratori d’eccezione: Ennio Rella e Georgia Tramacere.
Il regista Ennio Rella, raffinato cacciatore di immagini e cultore della parola cinematografica, come veicolo ineludibile della conoscenza della realtà, autore di intense ed efficaci immagini del Salento, nelle sue innumerevoli variazioni paesaggistiche e culturali, ha girato per l’occasione video particolarmente significativi e drammatici sul degrado del paesaggio naturale, da ripensare alla luce del pensiero francescano, insieme a video che testimoniano l’arte di Giotto e di altri pittori medievali, che hanno raccontato per immagini la vita e la storia di Francesco.
Georgia Tramacere, vicesindaca di Aradeo, prima dei non eletti delle forze progressiste alle recenti elezioni europee, giovane e capace operatrice culturale, responsabile dei progetti internazionali dei Cantieri Teatrali Koreja, da cui proviene per ascendenze familiari e formazione, è attenta e degna esponente di una tradizione culturale e teatrale di ricerca e di sperimentazione, che ha contribuito all’innovazione e alla crescita europea del Salento. Georgia leggerà alcuni versi dell’XI canto del Paradiso a testimonianza di quella circolarità della cultura, nelle sue espressioni più alte e significative, la cui bellezza attraversa ed alimenta sempre l’autentico impegno civile e politico.
Giovanni Leuzzi, da anni autore di pubblicazioni, e protagonista di incontri culturali di approfondimento e di divulgazione, che hanno arricchito la comunità salentina, allargherà il suo campo di indagine e di riflessione sul San Francesco di Dante estendendolo al mondo dell’arte medievale. Giotto e i pittori medievali, che hanno tramandato l’immagine di Francesco, faranno da controcanto alle parole di Dante, che affida a sua volta a San Tommaso la narrazione della vita di Francesco.
In un intreccio teorico e teologico, ma anche letterario e artistico, che si protrae, subito dopo la morte del Santo, per tutto il secolo XIII, la narrazione della vita di Francesco, da Tommaso da Celano a Bonaventura da Bagnoregio, conosce alterne vicende, fino alla fine del secolo, quando l’immagine di Francesco si sdoppierà nella contrapposta interpretazione che ne danno, su piani artistici diversi, Dante e Giotto. Un’immagine che riassume, indirettamente, il senso dell’attualità della figura di Francesco, riflessa nelle scelte pastorali di Papa Bergoglio, così come ce la ripropone Giovanni Leuzzi.
Il San Francesco di Dante, riletto ai tempi di Bergoglio, è un San Francesco tutto sommato scomodo e per niente assimilabile alla figura, rasserenante ed integrata, che ne dà Giotto nei dipinti della basilica di Assisi. Una figura quasi disgiunta, che diventa, oggi, alla luce della storia che stiamo vivendo, occasione di riflessione critica sul passato che abbiamo alle spalle e sul futuro che ci aspetta.
Un passaggio epocale, su cui Giovanni Leuzzi riflette con consapevolezza storica e sensibilità etica, guardando al messaggio spirituale di Francesco a partire dal presente e cercando nel passato le tracce di alcune vicende religiose che lo spiegano e lo rendono universale. Un’indagine che si fa, via via, sempre più minuziosa e precisa, che entra nelle specificità del tempo, nell’essenza delle parole e nella semantica delle frasi dei pensieri.
Un commento ‘alto’ a un canto di Dante che ci consegna un San Francesco vivo e determinato, riflesso, dal gioco di specchi, nell’immagine di Papa Bergoglio. Un San Francesco che porta con sé tutto il peso delle proprie scelte spirituali terrene e che, a distanza di ottocento anni, continua a rappresentare un enigma carico di speranza per tutti gli uomini di buona volontà.
Sarà una serata di grande concentrazione, quella di venerdì 10 gennaio a tò Kalòn con il Prof. Giovanni Leuzzi, ma anche di grande serenità e di grande empatia. Da non perdere.
Anna Stomeo