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Il Parco Archeologico di Rudiae (Lecce)

Parco Archeologico di Rudiae

Parco Archeologico di Rudiae

di Pompeo Maritati

Se siete appassionati di storia e archeologia, non potete perdere la visita al Parco Archeologico di Rudiae, uno dei siti più importanti del Salento, situato a pochi chilometri da Lecce. Rudiae è un’antica città messapica, fondata tra il VI e il III secolo a.C., che entrò poi in orbita romana e divenne famosa per aver dato i natali al grande poeta latino Quinto Ennio. Oggi possiamo ammirare i resti delle sue fortificazioni, delle sue strade, dei suoi edifici pubblici e soprattutto del suo splendido anfiteatro, costruito in epoca traianea e conservato quasi nella sua interezza.

In questo articolo vi racconterò la storia e la descrizione archeologica di Rudiae, basandomi sulle fonti antiche e sui risultati degli scavi recenti. Vi darò anche tutte le informazioni utili per visitare il parco e scoprire le meraviglie di questo luogo ricco di fascino e di cultura.

La storia di Rudiae

Rudiae nasce come città messapica, un popolo di origine illirica che si stabilì nel Salento tra il IX e l’VIII secolo a.C. La città era inserita nell’area di influenza della colonia spartana di Taranto e fu coinvolta nelle guerre tra i Messapi e i Romani, che culminarono nella battaglia di Canne nel 216 a.C. Dopo la sconfitta dei Cartaginesi, Rudiae entrò a far parte della provincia romana d’Italia e conobbe un periodo di prosperità economica e culturale.

Tra i suoi cittadini più illustri spicca Quinto Ennio, nato nel 239 a.C., considerato il padre della letteratura latina. Ennio fu un poeta poliedrico, che scrisse opere di vario genere: tragedie, commedie, satire, epopee, annali storici. Fu anche un uomo d’armi, che partecipò alle guerre puniche e alle campagne militari in Sardegna e in Corsica. Si trasferì poi a Roma, dove ottenne la cittadinanza romana e frequentò i circoli intellettuali più prestigiosi. Morì nel 169 a.C., lasciando un’opera vasta e influente, che ispirò poeti come Virgilio, Orazio e Lucrezio.

Rudiae conobbe il suo massimo splendore tra il I secolo a.C. e il II secolo d.C., quando fu dotata di monumenti pubblici come il foro, le terme, il teatro e l’anfiteatro. Quest’ultimo è il simbolo del parco archeologico ed è uno dei meglio conservati del mondo romano. Fu costruito tra il 98 e il 117 d.C., sotto il regno dell’imperatore Traiano, in una zona depressa del terreno che facilitava la sua realizzazione. Misura 85 x 50 metri e poteva ospitare circa 8.000 spettatori. Era destinato agli spettacoli gladiatorii.

Nel corso dei secoli successivi, Rudiae entrò in declino e fu progressivamente abbandonata. La sua memoria si conservò solo grazie alla fama del suo illustre figlio Ennio, che le dedicò alcuni versi nelle sue opere. Il sito fu riscoperto solo nel XVI secolo dall’umanista Antonio De Ferrariis detto il Galateo, che lo identificò con la località di Rusce. Gli scavi archeologici furono avviati nel XVIII secolo dal principe di Taranto Giovanni Antonio Orsini del Balzo e proseguirono fino ai nostri giorni.

La descrizione archeologica di Rudiae

Il Parco Archeologico di Rudiae si estende per circa 100 ettari ed è circondato da un paesaggio rurale caratterizzato da ulivi secolari. Il sito è suddiviso in due aree principali: l’area urbana e l’area extraurbana.

L’area urbana comprende il nucleo centrale della città antica, dove si trovano i resti dell’anfiteatro, del foro, delle terme, del teatro e di altri edifici pubblici e privati. Si possono ammirare anche le tracce delle strade basolate, che seguivano il tipico schema romano a scacchiera, e delle fortificazioni messapiche, costituite da blocchi di tufo squadrati e disposti a secco. Al centro dell’area urbana si trova il luogo di culto più antico di Rudiae, risalente al I secolo a.C., dove si veneravano le divinità della terra e della fertilità. Vicino al tempio si trova una tomba ipogea a pianta a T, datata all’età ellenistica, che testimonia la continuità del culto dei defunti tra i Messapi e i Romani.

L’area extraurbana comprende la necropoli e il santuario suburbano. La necropoli si estende lungo la strada che conduceva a Lecce e presenta diverse tipologie di sepolture: tombe a fossa, a camera, a cappuccina, a cassa. Alcune tombe sono decorate con affreschi e stucchi, che raffigurano scene di vita quotidiana o simboli religiosi. Il santuario suburbano si trova invece lungo la strada che conduceva a Brindisi e risale al II secolo d.C. Era dedicato al culto imperiale e presentava un’area sacra con un altare e una statua dell’imperatore, circondata da un portico colonnato.

Il Parco Archeologico di Rudiae è visitabile con visite guidate a cura degli archeologi che hanno effettuato gli scavi. Per maggiori informazioni potete consultare il sito web ufficiale: https://www.parcoarcheologicorudiae.it/

Spero che questo articolo vi abbia incuriosito a scoprire questo sito straordinario, che racconta la storia millenaria di una città che ha dato i natali a uno dei più grandi poeti della letteratura latina.

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