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Il mito di Atlantide. A che punto sono le ricerche e gli studi?

La mitica Atlantide

La mitica Atlantide

Le curiosità di Zornas

L’Atlantide, la leggendaria isola menzionata da Platone nei dialoghi “Timeo” e “Crizia”, continua a esercitare un fascino duraturo nel corso dei secoli. Essa ha ispirato ricerche, studi scientifici, e teorie speculative che spaziano dalla filosofia alla geologia. Nonostante le numerose ipotesi, non esistono prove concrete che l’Atlantide sia mai esistita come una civiltà reale. Tuttavia, i racconti di Platone hanno stimolato un dialogo costante tra archeologi, geologi, storici e appassionati del mistero. Di seguito, esploreremo in dettaglio il contesto del mito, le principali teorie avanzate, e le ricerche contemporanee sulla possibile ubicazione e natura dell’Atlantide

Il mito di Atlantide è principalmente noto grazie ai due dialoghi platonici, il “Timeo” e il “Crizia”, scritti nel IV secolo a.C. Secondo Platone, Atlantide era una potente e avanzata civiltà situata “al di là delle Colonne d’Ercole” (ossia nello Stretto di Gibilterra), che dominava gran parte del mondo antico. La sua popolazione viveva in una terra fertile e ricca di risorse, con tecnologie avanzate e un ordinamento politico giusto e virtuoso. Tuttavia, nel tempo, gli abitanti di Atlantide caddero preda dell’avidità e dell’ambizione, allontanandosi dalle virtù morali e incorrendo nell’ira degli dèi. In seguito a ciò, l’isola sarebbe stata distrutta in un singolo giorno e notte da una catastrofe naturale, presumibilmente un terremoto o un’inondazione.

Secondo Platone, l’origine della storia sarebbe stata trasmessa al legislatore ateniese Solone dai sacerdoti egizi, i quali avrebbero raccontato questa storia come un fatto realmente accaduto circa 9.000 anni prima dell’epoca di Platone. Tuttavia, molti studiosi ritengono che l’Atlantide fosse un’invenzione allegorica di Platone per illustrare temi morali e filosofici legati alla giustizia, al governo e alla decadenza delle civiltà.

Teorie storiche sull’Atlantide

Molte ipotesi sono state avanzate nel corso degli anni per spiegare l’origine del mito di Atlantide. Alcune di queste tentano di identificare Atlantide con luoghi reali o eventi storici, mentre altre la vedono come una metafora filosofica o una fantasia letteraria. Le teorie più popolari includono:

  1. L’eruzione di Thera (Santorini): Una delle teorie più accreditate associa Atlantide all’isola di Santorini, situata nel Mar Egeo. Nel 1600 a.C., un’enorme eruzione vulcanica distrusse l’isola e devastò la civiltà minoica che vi abitava, con effetti catastrofici anche sull’isola di Creta, epicentro della cultura minoica. Alcuni storici ritengono che Platone possa essersi ispirato a questo evento per il racconto di Atlantide, adattandolo per fini allegorici. La somiglianza tra la distruzione di Santorini e la descrizione platonica di una catastrofe naturale è stata spesso sottolineata dai sostenitori di questa teoria.
  2. L’ipotesi Atlantica: Diversi studiosi e ricercatori hanno cercato Atlantide nell’Oceano Atlantico, coerentemente con la descrizione platonica che la colloca “oltre le Colonne d’Ercole”. Le Isole Azzorre, ad esempio, sono state spesso indicate come un possibile residuo di Atlantide. Altri hanno ipotizzato che Atlantide fosse una civiltà preistorica scomparsa a causa dell’innalzamento del livello del mare dopo l’ultima era glaciale. Tuttavia, non ci sono prove archeologiche o geologiche a sostegno di questa teoria.
  3. La teoria dell’America Centrale: Alcuni teorici moderni hanno proposto che Atlantide possa essere identificata con una civiltà precolombiana situata nell’America Centrale o Meridionale, come gli Aztechi o gli Inca. Questa teoria, però, non ha guadagnato molto credito nel mondo accademico, poiché non è supportata da dati storici né geologici che corrispondano alle descrizioni di Platone.
  4. Teoria della Sardegna: Una teoria più recente suggerisce che Atlantide possa essere identificata con l’antica civiltà nuragica della Sardegna, basata su similitudini topografiche tra l’isola e la descrizione platonica di Atlantide. Questa ipotesi è stata formulata dall’archeologo italiano Sergio Frau e ha attratto una certa attenzione negli ultimi anni. Tuttavia, non ci sono ancora evidenze conclusive.

Interpretazione simbolica e filosofica

Sebbene le teorie che cercano di identificare Atlantide con luoghi reali siano affascinanti, molti storici e filosofi vedono il racconto come un’allegoria. Platone potrebbe aver usato Atlantide per esprimere le sue idee sulla corruzione morale e politica. Atlantide sarebbe quindi un simbolo della hybris (tracotanza) umana, che porta inevitabilmente alla caduta delle civiltà.

Secondo questa interpretazione, il racconto platonico non deve essere letto come una cronaca storica, ma come una riflessione filosofica sulla natura della società e del potere. Il parallelo tra Atene, rappresentata come la città virtuosa che resiste all’espansione imperiale di Atlantide, e la situazione politica dell’antica Grecia al tempo di Platone è evidente. In questo senso, Atlantide rappresenta la degenerazione di una società idealmente giusta e ordinata in una tirannia corrotta.

Ricerche moderne e tecnologie avanzate

Negli ultimi decenni, diverse spedizioni e studi scientifici hanno cercato di scoprire prove concrete dell’esistenza di Atlantide, utilizzando tecnologie avanzate come il telerilevamento, la sonarizzazione e l’archeologia subacquea. Tuttavia, nessuna di queste ricerche ha prodotto risultati definitivi.

  • Geologia marina e telerilevamento: Grazie alle tecnologie moderne, i ricercatori hanno esplorato i fondali marini di diverse aree, in particolare l’Oceano Atlantico, alla ricerca di tracce di civiltà sommerse. Alcune anomalie geologiche, come strutture apparentemente artificiali trovate nei mari attorno alle Azzorre o ai Caraibi, sono state occasionalmente interpretate come possibili resti di Atlantide, ma la maggior parte degli scienziati ritiene che tali formazioni siano naturali e non frutto dell’opera umana.
  • Archeologia subacquea: L’archeologia subacquea ha fornito preziose informazioni sulla vita e la cultura delle civiltà antiche. Alcuni ricercatori hanno esplorato i fondali del Mar Mediterraneo e dell’Atlantico alla ricerca di resti che potessero essere collegati alla descrizione platonica. Tuttavia, finora, nessuna struttura o artefatto è stato chiaramente associato con Atlantide.
  • Teorie geofisiche: Alcuni scienziati hanno tentato di spiegare la distruzione di Atlantide attraverso teorie geofisiche, suggerendo che una massiccia eruzione vulcanica, un terremoto, o un maremoto (tsunami) potrebbe aver causato il collasso di una civiltà avanzata. Questo approccio è supportato dalle analogie con l’eruzione di Santorini, che ha distrutto gran parte della civiltà minoica, ma non esistono prove dirette di un evento simile che possa essere collegato all’Atlantide di Platone.

Atlantide nella cultura popolare

Al di là della ricerca scientifica, Atlantide ha trovato un posto duraturo nell’immaginario collettivo. Nel corso dei secoli, la leggenda è stata oggetto di innumerevoli opere letterarie, cinematografiche e artistiche. In particolare, nel XIX e XX secolo, Atlantide ha attratto l’attenzione degli occultisti e dei teorici del complotto, con figure come Ignatius Donnelly che hanno proposto che Atlantide fosse la fonte di tutte le grandi civiltà antiche. Donnelly scrisse nel 1882 un libro intitolato “Atlantis: The Antediluvian World”, in cui sosteneva che Atlantide fosse un grande impero che aveva influenzato tutte le civiltà successive, inclusi gli Egizi e i Maya.

Anche la teosofia, un movimento spirituale fondato da Helena Blavatsky, ha contribuito a rendere Atlantide un mito centrale nella narrativa esoterica. Secondo le credenze teosofiche, Atlantide era abitata da una razza avanzata con capacità sovrannaturali, e la sua distruzione faceva parte di un

…fasi evolutive dell’umanità. Nella cultura popolare moderna, Atlantide continua ad apparire in film, fumetti, videogiochi e opere letterarie di vario genere, dalle storie di fantascienza alle narrazioni avventurose. Un esempio è il celebre film d’animazione della Disney “Atlantis: L’impero perduto” (2001), che reinterpreta la leggenda con un mix di fantasia e tecnologia.

La figura mitica di Atlantide, sebbene senza un fondamento scientifico consolidato, ha mantenuto la sua influenza attraverso i secoli grazie alla sua capacità di rappresentare temi universali come la caduta delle civiltà, la tracotanza umana e il desiderio di conoscenza. La sua immagine di una civiltà perduta, avanzata ma distrutta per la sua corruzione morale, è un simbolo potente della fragilità dell’esistenza umana e della tensione tra progresso e decadenza.

In conclusione, mentre la ricerca di Atlantide continua a stimolare dibattiti e a ispirare esplorazioni, la sua vera eredità potrebbe non risiedere tanto nella sua esistenza storica quanto nel suo significato simbolico e filosofico. Platone ci ha lasciato un mito che non smette di interrogarci sui limiti del potere, sulla moralità e sul destino delle società umane. Anche se il luogo fisico di Atlantide potrebbe non essere mai scoperto, il suo messaggio sulla condizione umana rimane un insegnamento senza tempo, valido tanto nel mondo antico quanto in quello moderno.


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