Il mercato dell’usato – un libro di Paolo Vincenti
Una miscellanea, sorta di satura lanx in cui si raccolgono testi anche molto diversi fra di loro. Uno zibaldono ricomposto, direi, o memento, come il titolo di una delle prosette presenti all’interno.
Operazione nostalgica, che certo rischia l’autoreferenzialità, se puntello alla sua compaginazione non fosse l’eterna insoddisfazione che soggiace al labor limae, il cribro mai appagato, la ricerca vana quanto esaltante del libro perfetto, la tensione creativa, e infine il desiderio di cambiamento naturale dell’uomo.
Perchè si cresce, inevitabilmente si cambia, e muta lo sguardo sul mond, segue lo stile. Paolo Vincenti ha pubblicato vari libri, precedenti a L’osceno del villaggio, tutti rinnegati, nel loro complesso. ad eccezione dei primi due (forse): L’orologio a cucù (Goodtimes) e Danze moderne (I tempi cambiano).
Dopo molto tempo Paolo Vincenti ha deciso di mettere mano a tutta quella produzione, per capire quanto potesse essere salvato e quanto definitivamente cancellato.
Così inizia la composizione di questo libro che affastella vario materiale quasi tutto rimaneggiato, con poche eccezioni. Fogli extra vagantes, scartafacci che costellano la sua storia di scrittore e di uomo, hanno allora ripreso vita e sono diventati una summa poetica, antologia degli anni duemilaventi.
Chi è Paolo Vincenti
Paolo è giornalista e scrittore, vive ed opera in provincia di Lecce. Suoi testi di critica letteraria e cultura generale sono presenti su svariate riviste salentine e sul web.
Ha pubblicato tra gli altri “L’orologio a cucù” (Goodtimes) – I poeti dell’uomo e il mare (2007);
“Di Parabita e di Parabitani” – “Il laboratorio editore” (2008);
“Danze moderne” (i tempi cambiano), Agave Edizioni.
Sono innumerevoli, interessanti e di grande spessore culturale le sue opere letterarie che è nostro avviso segnalarvi in quanto appartengono di diritto alla migliore qualità culturale che il Salento riesce ad esprimere in questi ultimi decenni.