Il Mediterraneo: da Corrado Alvaro alla letteratura moderna a cura di Pierfranco Bruni e Neria De Giovanni
Discutere di letteratura mediterranea o del Mediterraneo significa ridare senso a una griglia di miti che chiamano in causa diversi fat- tori.
Il Convegno internazionale dei critici letterari, Associazione che ha proposto la discussione, presieduta da Neria De Giovanni, pone con molta evidenza la necessità di una questione sempre aperta. Ov- vero le radici dei linguaggi.
La presenza di personalità che giungono da diverse Nazioni apre una problematica a tutto tondo sul confronto delle identità non solo letterarie ma culturali tout court.
Il fatto che il tutto si svolga nella città Capitale italiana del Libro è notevole perché a essere interessato è tutto il comparto del patri- monio culturale e in modo particolare è un dato istituzionale certo perché c’è di mezzo il Ministero della cultura. Come per dire che il Governo italiano ha sposato in pieno le tesi che l’Associazione dei critici ha sviluppato in una geo-cultura internazionale.
La tematica è abbastanza ampia in quanto c’è un incipit impor- tante che è quello dell’europeista Corrado Alvaro. Uno scrittore che ha pubblicato libri da Nazioni che vanno dalla Turchia alla Unio- ne Sovietica sino a toccare il mondo della Provenza tra Occidente e Oriente.
Un incipit che spazia sino ai nostri giorni in linea con la politica culturale del Ministero. Le comparazioni hanno uno una notevole strategia anche sul piano linguistico perché proprio grazie alle let- terature si creano degli incontri e delle partecipazioni inerenti ai ri- ferimenti della cultura italiana letta dai diversi scrittori del mondo.
È un punto valorizzante che mette al centro la promozione delle eredità storiche e antropologiche.
Taurianova oggi è l’espressione italiana del libro. Lo scrittore vive in empatia infatti proprio con il libro.