IL PENSIERO MEDITERRANEO

Incontri di Culture sulle sponde del mediterraneo – Rivista Culturale online

Il Maggiordomo di quartiere a Genova

Lo staff accanto alla locandina del Maggiordomo di Quartiere

di Tiziana Leopizzi

Camminando spedita come il mio solito mi son sorpresa a soffermare lo sguardo su un’edicola… o quasi. A ben vedere al posto di giornali , riviste e fumetti solo locandine di tante dimensioni. Curiosa come sono mi fermo e il cortese giornalaio mi saluta presentandosi come Maggiordomo di Quartiere.

Scopro cosi che il chiosco è diventato un presidio di riferimento per i cittadini, attivo per i single giovani o meno, compagine sempre più numerosa,ma si occupa anche dei commercianti, le famiglie in genere.
Gli abitanti del quartiere insomma possono riscoprire i vantaggi di una vita più a misura d’uomo.

Lasciate livrea e parrucca per un giumbotto per dirla con l’indimenticabile Giorgio Faletti, arancione in queso caso, il Maggiordomo mi spiega che si tratta di un progetto, ancora in fase sperimentale teso ad agevolare la vita di chi vive in Città. Interessante, semplice nella sua genialità offre soluzioni pratiche a diverse tipologie di cittadini.

Indubbio il vantaggio di sfruttare una piccola struttura sul territorio ormai desueta nella sua funzione originaria, data la crisi delle edicole. Il chiosco verde, a noi così familiare, torna a vivere nel nostro quotidiano, aiutando al contempo mi auguro, chi è stato costretto a chiudere la sua attività. La crisi ha colpito duramente le edicole come sappiamo, che stanno scomparendo tutte.

Il nuovo progetto, simpaticissimo peraltro, colma un doppio vuoto, da una parte riutilizza una struttura abbandonata, dall’altra colma la voragine dovuta all’ atomizzazione della famiglia.

La locandina elenca i servizi che il presidio è in grado di fornire ad personam, e se ora non esistono più ciabattini, spazzacamini, sarti, elettricisti a portata di mano, e se non c’è più il vicino su cui contare per poter ritirare un pacco in assenza del diretto interessato, ora ci penserà Battista il Maggiordomo, una figura inedita nel panorama cittadino, felice di catalizzare e smistare tutte le richieste che convergono sui nuovi punti di prossimità dove gli aiuti si materializzano a chiamata.

Locandina il Maggiordomo di Quartiere

Complessivamente sono 18 sportelli su tutto il territorio regionale e Giovanni Toti, il governatore della Liguria ha inaugurato il primo dei nuovi sportelli genovesi in Piazza Palermo, gestiti da una Ats (associazione temporanea di scopo) con capofila la Cooperativa sociale Agorà.

Indubbiamente importante questa rete capillare di salvaguardia sociale che rafforza la comunità, da un lato un’opportunità di lavoro per le giovani leve e dall’altro la fornitura dei servizi di prossimità ai residenti dei quartieri o dei piccoli comuni in cui sono attivi gli sportelli. Si tratta, in sostanza, di un servizio di vicinato, di attenzione sia alle persone fragili sia alle persone che lavorano e hanno bisogno di un aiuto per piccole incombenze quotidiane”


il ricevimento di pacchi e la consegna al domicilio, il pagamento di bollettini, il ritiro della posta, delle, ricette, la consegna di farmaci, le piccole manutenzioni domestiche, il monitoraggio di case e uffici in caso di assenze prolungate, la cura di piante o piccoli animali domestici, l’aiuto per trovare badanti, colf o babysitter. Gli sportelli saranno aperti per 18 mesi e nel frattempo ci auguriamo vivamente che vengano apprezzati per poterne garantire la continuità.

Sono orgoglioso di questo progetto innovativo” – dice il governatore Toti – che ci tiene a precisare che si tratta di un unicuum a livello nazionale.



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