“I segreti di Oppido Tralignano” un libro di Paolo Vincenti visto da Pompeo Maritati
Una storia ritenuta per certi versi surreale, che si svolge in un immaginario paese di mare nel Meridione d’Italia, Oppido Tralignano. Un luogo assopito nella staticità del tempo, dove i giovani non hanno nulla di meglio da fare che seguire corsi “sull’intreccio dei panieri per i fichi”.
I protagonisti, personaggi bizzarri, come a volte bizzarri appaiono alcuni soggetti radicati che hanno metabolizzato la monotonia presente nei piccoli paesini del Sud, dove tutti gli abitanti si conoscono e in particolari conoscono, evidenziano e spettegolano sui loro difetti, a volte fisici, a volte caratteriali.
In questi nostri paesi dove la vita scorre lenta, dove non avviene mai nulla, e mentre tutti si aspettano qualcosa di nuovo, la monotonia e l’indifferenza verso il futuro regna sovrana.
Vincenti riesce a mettere insieme fantasia e magia, INVENTANDO una storia che è un miscuglio di generi, che però riescono a tener avvinghiato il lettore. Una storia, la sua, che si legge tutta di un fiato e non è errato ipotizzare il suo inserimento in quel filone letterario che la critica ha definito realismo magico.
Possiamo definirlo un racconto breve, una novantina di pagine dove però, una volta terminata la lettura si resta, in un certo qual modo sbalorditi o quanto meno perplessi, nel constatare come abbia fatto l’autore a inserire una trama così avvincente e coinvolgente, densa di fatti e personaggi, in così poche pagine.
Ho avuto modo di leggere alcuni scritti di Paolo e il suo scrivere a me piace per la sua linearità, per la sua capacità di saper descrivere con dovizia di termini i fatti e i luoghi.
Riconosco in lui l’indiscutibile capacità di saper affibbiare a tutti i suoi protagonisti un personale e indistinguibile carattere, elemento particolarmente importante, in quanto l’insieme delle caratteristiche caratteriali, ben definite e soprattutto ben amalgamate, nell’ambito della trama, ne determinano l’eccellente qualità del racconto.
Il romanzo breve, si suddivide in episodi.
Vincenti, direi con magistrale e intelligente fantasia spazia e trova spunti dai fumetti, dalla tv, della musica leggera, oltre che della mitologia greca e latina.
CONSENTITEMI UNA CONFESSIONE PERSONALE: quando Paolo mi ha chiesto di presentargli il libro, restai molto perplesso, in quanto questo genere di letture non mi ha mai entusiasmato, ma la stima e l’amicizia mi hanno consigliato di accettare mio malgrado. Dopo la lettura delle prime pagine capii quanto torto avevo avuto.