I Limburg Castromediano nel gioco della storia di Francesco Sammati
Nell’ autunno del 1154 il giovane cavaliere Kiliano, figlio di Guglielmo, nobile di antica e illustre famiglia , dei liberi signori – edelfrei – della Franconia nella Signoria di Lymburg , lascia la sua terra al seguito dell’Imperatore Federico Barbarossa per la spedizione in Italia come capitano dell’Esercito Imperiale.
Nell’Agosto del 1155 la Penisola italiana fu investita da una insolita calura che di fatto decimò l’esercito imperiale nel Lazio, con febbri malariche ed epidemie. Tutto ciò convinse l’imperatore a sospendere l’annunciata conquista dell’Italia meridionale e a ritornare in Germania , congedando buona parte dell’esercito. Kiliano e il suo seguito, libero da vincoli con l’Imperatore, offre i suoi servizi al Re Normanno Guglielmo I di Sicilia “ il Malo ”, che avvia una repressione dura e sanguinaria per imporre il suo potere sovrano sui prepotenti e riottosi signorotti feudatari . Delle milizie straniere al servizio del Re normanno si distinsero per efficienza e determinazione le truppe comandate da Kiliano di Lymburg, che per il suo impegno e devozione ottiene i privilegi per lui e per i successori del feudo di Pietrapertosa, di Castrobellotto e Castelmezzano in Basilicata, Appennino lucano. Dal toponimo Castello mezzano, latinizzato in Castrum medianum, derivò il cognome Castromediano.
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