Giuseppe Cino (1635-1722)
di Giorgio Mantovano
Alla morte di Giuseppe Zimbalo l’eredità del linguaggio architettonico fu raccolta da Giuseppe Cino, nato a Lecce nel 1635 e scomparso nel 1722.
Personaggio eclettico, autore anche delle pregevoli “Memorie che trattano di fatti accaduti a Lecce dal 1656 al 1719”, imprescindibile testimonianza storica.
Dal 1694 al 1709 realizzò il Palazzo del Seminario, in Piazza Duomo, iniziato per volontà del Vescovo Michele Pignatelli e poi ingrandito, col piano attico, nel 1729, dal successore Fabrizio Pignatelli che diede l’incarico all’architetto Mauro Manieri. Sede oggi, insieme all’Archivio diocesano ed alla Biblioteca Innocenziana, del Museo Diocesano d’Arte Sacra.
È molto interessante quanto scritto dal Cino nelle sue “Memorie”, relative all’anno 1694, a proposito dell’inizio dei lavori per la costruzione del Palazzo del Seminario che vediamo in foto: ” A 27 marzo Sindico Fulgenzio Minioti si diede principio a demolire le botteghe dentro il cortile del Vescovado per la fabbrica del nuovo Seminario, essendo Vescovo D.Michele Pignatelli, l’architetto fu Giuseppe Cino. A 14 aprile di mercoledì si mise la prima pietra dal detto Vescovo coll’intervento della città e seguito di popolo col suono a gloria di tutte le campane, alla detta fabbrica del Seminario”.
Le “Memorie” del Cino sono raccolte in “Cronache di Lecce”, a cura di Alessandro Laporta, Edizioni del Grifo, 1991. Il prezioso volume contiene anche le “Cronache” di Bernardino Braccio (sino al 1612), Andrea Panettera (dal 1618 al 1655) e Francesco Antonio Piccinni (dal 1723 al 1779).
Detti manoscritti, già pubblicati con non poche lacune (indicate con i puntini di sospensione) nella Rivista Storica Salentina (1904), sono stati rivisitati con sapiente cura da Alessandro Laporta.