“Giuliano Briganti e Roberto Longhi” L’allievo che dedica al proprio Maestro due libri
Di Riccardo Rescio
“Giuliano Briganti e Roberto Longhi”L’allievo che dedica al proprio Maestro due libri, che Archinto pubblica l’uno accanto all’altro.Un lungo e ininterrotto dialogo tra due protagonisti della Storia dell’Arte del Ventesimo secolo, Roberto Longhi il maestro e l’allievo Giuliano Briganti, che conosceva il proprio Maestro fin dall’infanzia, raccontato in due libri. Il primo libro, dal titolo “Roberto Longhi“, a cura di Giovanni Agosti, raccoglie gli scritti che in quasi quarant’anni Briganti ha dedicato al grande studioso, una sorta di esame di coscienza, in pubblico, sulla natura dei rapporti tra maestro e allievo.
Il secondo, intitolato “Incontri” Corrispondenza 1939-1969, a cura di Laura Laureati, contiene l’intero carteggio Longhi-Briganti e indaga il versante più privato del rapporto fra i due studiosi, che inizia più indietro nel tempo rispetto al più antico dei testi che compaiono nel volume curato da Agosti. Giuliano Briganti (1918-1992), si è laureato a Roma con Pietro Toesca con una tesi su Pellegrino Tibaldi.
Allievo di Roberto Longhi ne è stato a Firenze suo assistente nei primi anni quaranta del Novecento. Ha insegnato all’università di Siena, prima Storia dell’Arte moderna, poi contemporanea e successivamente Storia dell’Arte moderna all’Università di Roma dal 1983 . Ha scritto alcuni libri di fondamentale importanza, La Maniera italiana (1961), Pietro da Cortona o della pittura barocca (1962), Gaspar van Wittel e l’origine della veduta settecentesca (1966) e I pittori dell’immaginario (1977). È stato collaboratore de L’Espresso dal 1965 al 1968 e dal 1976 a La Repubblica, fino alla sua morte.Roberto Longhi (1890-1970), allievo di Pietro Toesca e Adolfo Venturi, è stato uno storico e critico d’Arte. Una personalità divenuta certamente di primo piano nella Cultura Italiana del tempo, anche collaborando a riviste come La Voce e Vita Artistica e alla creazione di nuove, tra cui Proporzioni e Paragone. Rilevanti e importanti sono i saggi dedicati a Caravaggio, “Ultimi studi su Caravaggio e la sua cerchia” del 1943 e “Il catalogo della Mostra del Caravaggio e dei Caravaggeschi” del 1951 e “Piero della Francesca” del 1927 e nuove edizioni fino al 1962. È stato Professore di Storia dell’Arte alle università di Bologna e Firenze, contribuendo spesso all’organizzazione di grandi mostre con i suoi fondamentali apporti critici.
Riccardo Rescio per Italia&friends