Giovanni Godi, Presidente della Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini, risponde in questa lettera alle affermazioni di Alberto Veronesi, Presidente del Comitato per le Celebrazioni Pucciniane
COMUNICATO
Nel 2024 il mondo intero celebra i cento anni dalla morte di Giacomo Puccini avvenuta a Bruxelles il 29 novembre 1924. Le Fondazioni e gli Enti che si occupano con dedizione del patrimonio materiale e immateriale legato al Maestro, lavorano da tempo affinché il loro operato possa commemorare l’uomo e l’artista. Questo centenario ha messo in atto nuove sinergie e collaborazioni, abbiamo affrontato nuove sfide e soprattutto tutti noi lo abbiamo accolto come una grande opportunità.
Nel 2022 il Governo ha stanziato 9 milioni e mezzo di euro affinché il Comitato Celebrazioni Pucciniane, istituito con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri il 22 agosto dello stesso anno, potesse promuovere in Italia e nel mondo attività culturali, scientifiche e di spettacolo dedicate alla figura e all’opera di Giacomo Puccini. Allo stesso tempo doveva far sì che una parte dei fondi venisse utilizzata per il restauro del materiale storico-artistico legato al Maestro, per il recupero edilizio dei luoghi pucciniani e per la conservazione, lo studio e la valorizzazione del materiale archivistico come citato nella legge istitutiva all’art. 792 “recupero, restauro e riordino del materiale storico, artistico, archivistico, museografico e culturale riguardante la figura di Giacomo Puccini”; “recupero edilizio e restauro conservativo dei luoghi pucciniani”; “tutela, salvaguardia e valorizzazione, anche con finalità di promozione turistica, dei luoghi in cui Giacomo Puccini ha vissuto e operato, anche attraverso interventi di manutenzione, restauro o potenziamento delle strutture esistenti”. Azioni imprescindibili per lo studio e la fruizione di Giacomo Puccini e della sua opera.
La Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini, in data 28 novembre 2022 aveva annunciato in una conferenza stampa, a cui aveva partecipato il presidente del comitato Alberto Veronesi, una serie di importanti lavori da svolgersi in vista dell’anniversario: lavori all’interno della Villa Museo di Torre del lago, nella dépendance e nel giardino della stessa Villa, e all’edificio un tempo ristorante e adesso destinato a diventare una caffetteria ad uso del museo, con spazi adibiti ad ospitarne anche la biglietteria ed il bookshop.
I lavori erano all’epoca tutti già preventivati e la Fondazione ha proseguito nel suo progetto con un’opera di valorizzazione del territorio attraverso un investimento considerevole frutto esclusivo di mezzi propri. Nel corso nel 2023 abbiamo completato l’intero restauro della dépendance della Villa e stiamo ultimando la ristrutturazione dei nuovi locali adibiti a biglietteria, caffetteria e bookshop. Per il restauro della Villa Museo, la Fondazione Simonetta Puccini ha regolarmente partecipato al primo bando per il recupero dei bei pucciniani, auspicando di ricevere parte di un contributo fondamentale per il restauro della Casa. In quell’occasione alla Fondazione sono stati destinati 200 mila euro a cui devono essere aggiunti 90.000 euro in mezzi propri come cofinanziamento, a fronte di un progetto generale di circa 1.200.000,00 euro.
Dal 31 maggio dello scorso anno però il tema relativo al bando ha subito molti arresti e nonostante le varie richieste non c’è stato modo di discuterne in sede di riunione.
Nell’articolo uscito sul Tirreno dell’11 gennaio 2024, il Presidente Alberto Veronesi sostiene che nessun ente destinatario di fondi relativi al bando abbia fatto richiesta di ritiro delle somme stabilite, comunicando che se i lavori non saranno terminati nell’anno corrente, i fondi torneranno allo stato. Come è noto i beni sottoposti a vincolo di tutela devono osservare un iter progettuale e attuativo subordinato alle condizioni imposte dal Ministero e quindi in collaborazione con le Soprintendenze di riferimento e nel caso del nostro progetto specifico, coinvolge vari uffici della stessa. Interventi molto delicati che richiedono applicazione e soprattutto molti mesi per cui risulta impossibile concludere i lavori rispettando con correttezza le procedure per poi rendicontare e beneficiare del contributo.
Altresì, tutto questo ritardo, rende ancora più complessa l’attuazione dei restauri in piena stagione turistica e nell’anno pucciniano, rendendo ancora più incerta la conclusione dei lavori nel termine previsto dal Governo fissato per il 31 dicembre 2024.
Leggo con grande sgomento quando annunciato inoltre dal Presidente del Comitato che dichiara di non essere un architetto ma un direttore d’orchestra e di attuare quindi un programma di spettacolo. Eventi importantissimi, s’intende, per celebrare il Maestro, ma che sono destinati ad esaurirsi nell’anno pucciniano. L’occasione di questi finanziamenti doveva e poteva rappresentare una grande opportunità per il territorio e la collettività. Occasione per mantenere in vita un patrimonio inestimabile, che attira migliaia di persone ogni anno ed ha bisogno di cura e di manutenzione costante.
Le Fondazioni proprietarie di immobili e beni pucciniani hanno l’obbligo etico e morale di preservare quanto loro è stato affidato e di tramandarne storia e memoria attraverso studi, sinergie, approfondimenti e restauri, per restituire questo patrimonio alla collettività ma arricchito di una nuova consapevolezza. Gli Enti finanziatori invece hanno il dovere (soprattutto se gestiscono denari pubblici) di rispettare questa memoria storica, perché in assenza di luoghi, case, oggetti, documenti e studi sulla vita e sulla produzione artistica di Puccini, anche gli spettacoli finirebbero col diventare una sterile riproduzione di componimenti del secolo scorso. Su Puccini c’è ancora tanto da dire.
Giovanni Godi
Presidente Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini