Giornata Mondiale della Poesia: un abbraccio poetico tra il Salento e Çukurova Sanat Girişimi (Turchia)
Domenica 21 Marzo 2021, alle ore 18, mediante un collegamento con Çukurova (Adana-Turchia), verra’ presentata, in occasione della Giornata Mondiale della Poesia e della manifestazione interculturale online “Un viaggio nella poesia del mondo”, l’iniziativa poetica che si sarebbe dovuta tenere lo scorso anno presso il castello di Acaya (Vernole – LE), purtroppo sospesa a causa della pandemia.
Cinque i Paesi convolti: Italia, Turchia, Australia, Spagna e Serbia. Tra le citta’ turche che hanno aderito ricordiamo Adana, Istanbul, İzmir, Bodrum, Antakya, Mersin, Silifke.
Organizzatrice e coordinatrice della sezione italo-turca, la turcologa R. Lorena Guarascio, gia’ docente presso l’Universita’ “Ondokuz Mayıs” di Samsun, da circa 20 anni impegnata nello studio della cultura turca e in progetti-ponte tra la realta’ turca e quella italiana in particolare.
Vice-coordinatrice, la dott.ssa in Lingue e Letterature Straniere Lucia C. Antonazzo, che da tempo si occupa della diffusione della conoscenza del mondo orientale, in particolare arabo e turco, e di studi sul genere e sulla divisione dello spazio sociale.
Gli enti che hanno da subito accolto e sostenuto l’iniziativa sono A.S.S.A. (Associazione per la Salvaguardia e lo Sviluppo di Acaya), nelle persone del Presidente Antonio Carlino, di Tina Falerno e Tania Conte, e APSEC (Associazione per la Promozione della Scienza, dell’Educazione e della Cultura), rappresentata dal Presidente Pompeo Maritati, tuttiinstancabili professionisti che da anni operano attraverso attivita’ e progetti di rivalutazione del territorio per la diffusione della cultura a 360 gradi, collaborando anche con istituzioni internazionali.
Le iniziative rientrano nel programma artistico di Çukurova (Çukurova Sanat Girişimi), di cui Çetin Yiğenoğlu e’ fondatore e presidente, accompagnato dagli assistenti alla direzione Orhan Apaydın e Yaşar Ateşoğlu.
L’anno scorso si sarebbe realizzata la 14. Edizione delle “Giornate Internazionali dell’Arte (UÇSG) – Dal locale al nazionale, dal nazionale all’universale”, di cui Başak Hülya Ekmekçi e’ coordinatrice generale; Asuman Söylemez e Sevim Sezer si occupano invece dell’aspetto editoriale.
Tra i partecipanti ringraziamo Claudia Piccinno, direttrice europea del World Festival Poetry, ed Elisabetta Bagli, membro dell’A.I.M – Associazione per l’Italia nel Mondo, entrambe scrittrici, poetesse, traduttrici, i cui componimenti ottengono costantemente riconoscimenti in tutto il mondo.
Un sentito ringraziamento va anche ad Arnaldo Miccoli, artista poliedrico che vive e opera tra Italia e America, e che ha visto le sue opere pittoriche protagoniste di esposizioni nelle piu’ importanti gallerie del mondo, e ad Antonello Serio, poeta che vive a Lequile con la sua famiglia, e che il vernacolo riconduce a ricordi d’infanzia e alla sua terra, di cui e’ profondamente innamorato.
Si ringrazia per la collaborazione anche la poetessa turca Hilal Karahan, tra l’altrodirettrice asiatica del World Festival Poetry e ambasciatrice del World Institute of Peace.
Informiamo che l’evento si svolgerà in Turchia e si terrà integralmente in lingua turca. Non appena ci saranno inviati i relativi video ve li proporremo.
Seguono le poesie degli autori:
PE’ LECCE – Antonello Serio
Lecce mia quantu si beddhra
Ndore te mare e de freseddhra
Ndore te tufu e de leccisu
Sulu pe’ tie muria ccisu.
Sinti paise te gente te storia
Te lu Salentu tie sinti la gloria.
Menata a mienzu a ddo beddhri mari
Sinti la gioia te li furnari
Le pucce toi se mangianu a nfunnu
Do sarde salate e nu picca te tunnu.
Pe’ tutti nui si terra d’ amore
E cinca stae largu te chiange te core.
MAMMA – Arnaldo Miccoli
Ci se fetà stu core cu te parla
ci sape cce t’ìa dire mamma mia!
Stu core ca me batte forte mpiettu
e pensa sulamente a Signuria!
Ulìa cu tegnu a nn’angulu te celu
nna casa te angelieddhi custudita
cu nci te mintu a tie comu rrecina
cu stai cuntenta pe tutta la vita!
Ci chiangu e soffru pensu sempre a tie
ogne lacrema è nnu baciu ca te mandu.
La vita mia fatta te turmienti
a tie securu te la rreccumandu!
La ucca toa mamma benedicu
ca me mparau dhu nume tantu rande.
Vive cuntentu ci nna mamma troa
ca pe’li figghi sempre sangu spande!
Pe nna carezza toa lu mundu lassu!
Te tie amatu securu me sentu!
Ci poi la morte cchiù trista me òle
me benedici e mueru cuntentu!
Ulìa cu stau cu li pensieri toi
cu vivi unita cu l’anima mia
percè nna vita simu tutti ddoi…..
la vita mia sinti Signuria!
COME UN GATTO – Lucia C. Antonazzo
Come un gatto
Su rami di alberi
Secchi
Cammina
Il mio sguardo
Su pietre bagnate
E giunge
In silenzio
A scorgere
Il sole.
INCOMBE – Claudia Piccinno
lo sfarfallio di morte
mentre scorre la vita alla finestra…
Sul davanzale
ancora un geranio.
Resiste alle intemperie
il bucaneve su in montagna
E si domanda l’aquila
perché il cielo è cosi azzurro
pur piovendo lacrime da giorni
su chi scruta le nubi
col naso all’insù.
Creatura della fede
o delirio collettivo
una madre pietosa
ha fatto capolino
per trascinare in salvo
i suoi bambini.
Sia essa scienza, humanitas
O chissà…
Noi gerani alla finestra
proviamo a trarre linfa da questo
lungo inverno.
La primavera è giunta
smarrendo i suoi
colori.
PAROLE – Elisabetta Bagli
Parole dette, non dette,
scritte, non scritte,
urlate in silenzio,
cantate e poi rinnegate,
come chimere
hanno illuso la nostra forza
senza farla uscire dai sogni,
svelandone l’eco,
relegandoci nel limbo
delle risposte non date.
Continuo a vivere
nell’abisso delle mie paure.
Mi ostino a desiderare
di essere il mare dei tuoi porti,
ad amarti nell’ombra
anche ora che sento
il mio profumo
battere nella tua mente.
Attento, Amore!
Non ne conosci l’intensità.
Il tuo faro continua
a rischiarare la nebbia,
mentre la mia fantasia
si gonfia per giocare con te.
Parole timide, imprudenti,
divertenti, seducenti, perfette
riempiono i briosi calici
delle nostre esistenze.
Parole nascoste,
sanno e non dicono.
Impotenti,
ci abbandoniamo
al suono intangibile
delle parole.
IL VENTO – Hilal Karahan
Che potere! Tutto a un tratto,
nessuno lo sa da dove viene o dove va.
Alberi e foglie sparsi qua e la’
un movimento soffiato sopra i tronchi..
Dai rami alle radici e dalle radici ai rami
dalla terra al cielo e dal cielo alla terra.
Le vene vanno a frotte che si inondano di onde
stringendo le mani davanti alla Presenza di
sette volte.
La polvere assorbe il fumo dai suoi tubi
di narghile’ d’argento
sulle ombre lunghe del tavolo.
(Traduzione dall’inglese di Claudia Piccinno)