Giornata mondiale della Lingua e Cultura Greca
Il 10 febbraio anche a Bologna, come in tante altre città del mondo, è stata dedicata una Giornata di studi e di approfondimenti sulla Lingua e Cultura Greca. A parlarne sono stati docenti universitari e autorità civili che con il mondo ellenico hanno un duraturo e forte legame.
di Gabriele Zompì
“Tra le lingue del mondo un posto speciale occupa il greco, che ha una tradizione orale di almeno 4000 anni e una tradizione scritta di 3500 anni. E’ una lingua che dall’antichità ad oggi è rimasta radicalmente attaccata alla popolazione e alla cultura ellenistica e probabilmente merita di essere riconosciuta come patrimonio immateriale dell’umanità. ”
Con queste parole la dottoressa Ioanna Valkani ha introdotto i lavori della conferenza per la ” Giornata mondiale della Lingua e Cultura Greca” che si è svolta a Bologna lo scorso 10 febbraio presso il Dipartimento di Storia Culture e Civiltà dell’Università di Bologna con sede in piazza S. Giovanni in Monte.
La professoressa Gilda Tentorio ha poi presentato la figura di Nikos Kazantzakis, al quale sarà dedicata una vera e propria maratona, che partirà il prossimo 18 febbraio, che durerà due anni e si concluderà nel maggio 2026 in cui verrà letta l’ intera Odissea. Si tratta dell’ opera omnia di Kazantzakis che conta 33.333 versi che verrà letta e trasmessa on line.
Gilda Tentorio insegna Lingua e Letteratura Greca all’ Università di Pavia, ha tradotto molte opere di autori greci e soprattutto di Nikos Kazantzakis, oltre a lei solo un altro studioso ha tradotto in Italia le opere di Kazantzakis, cioè Nicola Crocetti. Entrambi si sono cimentati nella traduzione dell’ imponente produzione letteraria dell’ autore greco.
Nikos Kazantzakis nacque a Candia, una cittadina dell’isola di Creta, il 18 febbraio 1883. Tra le sue opere più famose ci sono “Zorba il Greco“, da cui è stato tratto l’omonimo film interpretato da Antony Queen e “Cristo di nuovo in croce“, fino all’ Odissea, tradotta da Nicola Crocetti e pubblicata in Italia nel 2020.
Kazantzakis è stato inoltre autore di decine di raccolte di poesie e di viaggi, nonchè autore teatrale.
Nonostante il suo amore viscerale per la terra d’origine, lascia la Grecia definitivamente nel dopoguerra per trasferirsi in Francia.
Muore a Friburgo il 26 ottobre del 1957, all’età di settantaquattro anni. Dopo varie peripezie dovute anche alle sue idee sulla politica e la religione, il suo corpo viene riportato in Grecia e sepolto a Candia. L’epitaffio sulla sua tomba recita:
Δεν ελπίζω τίποτα, δε φοβούμαι τίποτα, είμαι λέφτερος.
Non spero in nulla. Non temo nulla. Sono libero.
Per conoscere meglio e in modo più approfondito le iniziative in programma nei prossimi mesi sulla figura di Kazantzakis si può consultare il sito www.ellines.it o la pagina Facebook La comunità Ellenica dell’ Emilia Romagna.