Gianfranco De Palos grande artista pitto-scultore astrattista romano
di Serena Rossi
Due anni fa mi è capitato di conoscere l’artista romano Gianfranco De Palos in occasione di uno dei suoi bei calendari Calendi.ario a cura sua e di Vincenzo Guarracino, grande letterato di origine cilentana, dedicati ad arte e poesia, io ne facevo parte avendo un mese tutto per me e una mia poesia associata e stampata sullo stesso periodo.
Il Maestro Gianfranco De Palos mi ha accolto per una visita nel suo studio a Sesto San Giovanni realtà urbana dove oggi vive e lavora. Abbiamo legato subito e la nostra amicizia si sviluppa su più piani della creatività, mostre ed eventi insieme.
Ogni visita a Gianfranco De Palos è occasione di scambio di idee e di buoni propositi per il nostro faticoso impegno di artisti.
Le sue opere di pitto-scultura monocrome bianche rigorosamente 75x75x3 cm a gesso e acrilico bianco titanio su legno, sono davvero belle. Ricorda le estroflessioni di Castellani e le bianche purezze di Manzoni e con uno stile sobrio e raffinato impressiona per precisione di particolari.
Facciamo una chiacchierata con l’artista
Qual è la tua formazione artistica?
Risale agli anni 1968-1969 nel laboratorio del Maestro Bepy Tagliariol ceramista pur avendo iniziato nel periodo delle scuole medie inferiori. Il mio unico acquarello fu realizzato nel 1965-1966.
Quali Maestri d’arte sono i tuoi riferimenti e se ne hai?
Uno importante è stato lo scultore medaglista Salvador Presta, Fondatore del Madi italiano. Ma dico la verità sono sempre stati Maestri parziali perché in parte voglio essere libero senza schemi o imposizioni da seguire.
Com’è cambiato il mondo dell’arte negli ultimi tempi?
Alcune tendenze tecniche sono cambiate o si può dire aggiunte alle tecniche precedenti salvo i contenuti. Il mio filone dell’astrazione geometrica lo ho conservato nel tempo, prima adoperavo il colore poi successivamente ho scelto per motivi estetici il bianco da più di un decennio.
Quali programmi artistici hai per il futuro?
Momentaneamente non faccio conti per il futuro data la mia età, ed è imprevedibile per tutti, però se non mi sbaglio i monocromi bianchi potrebbero essere la mia soluzione estetica-artistica finale pur aggiungendo qualche piccolo dettaglio nei miei lavori. Una premessa, ho iniziato con molto piacere la pratica della scultura pur avendo appreso le tecniche di lavorazione del vetro, della ceramica, della pittura e della gioielleria artistiche, non mi sono mai avvicinato ad affresco e mosaico.
Da un saggio critico di Vincenzo Guarracino sulle opere di De Palos …Costellazioni di forme segmentate, sottili e flautate, che nascono dal silenzio, atomi pulsanti di luce che aspirano alla ricomposizione in una felicità delle forme oltre il visibile, come umbrae virgiliane o bruniane, le opere di Gianfranco De Palos: una fuga oltre il pozzo oscuro e amniotico dell’irrazionale, in una ricerca interminabile e ininterrotta, di ritmo e di armonia, affrancata da ogni grevità oggettuale, in un altrove assorto e palpitante di bellezza, in cui protagonisti non sono più fatti e forme del vissuto bensì un’eterna nostalgia di luce, il silenzio tra le cose e le parole.
Forme che vivono per via di emozione, dunque, appagate dal loro esistere, dal loro incessante clinamen, senz’altro desiderio se non di affrancarsi dal gesto, da una gratuità segnica ed estetica fine a stessa, in virtù di un amore inscritto nel segno della meraviglia e della poesia, ben oltre i dettami della loro matrice concretista e costruttivista: è questo cui tende il “progetto” di De Palos, trasformando le sue scelte espressive (la pittura, la scultura, ma anche la musica) in progressive conquiste di una vertigine metafisica, di una visione elementare, che è il linguaggio e la grammatica stessa della vita nelle sue interazioni con l’ambiente ed è in questa chiave che interpella la nostra sensibilità di spettatori.
Hanno scritto delle opere di Gianfranco De Palos i critici Pedro Fiori, Gino Traversi, Teodosio Martucci, Giorgio Seveso, Domenico Cara, Gabriella Colletti, Vincenzo Guarracino, Flaminia Cruciani, Gabriella Cinti, Amedeo Anelli, Pierangela Rossi, Maria Luisa Spaziani, Alfredo Tradigo, Giuseppe Langella, Lorenzo Morandotti, Salvador Presta, Marco Di Mauro, Velio Carratoni e altri.