Firenze. Incontri surreali e ravvicinati Palazzo Pitti 2021 e una serie imprecisata di altre date
Di Tiziana Leopizzi
Granduchessa è una vera gioia rivederla a …
Si… finalmente ho potuto lasciare Dusseldorf e tornare qui nel mio adorato palazzo Pitti… l’ho sempre amato tanto.
… Maestà ! che onore averla qui! Cosi, profondendosi in un inchino da manuale Anna Maria Luisa de Medici accoglie Elisabetta I soprannominata la Regina Vergine. Pssttt… Per favore Signore… Rispetto… Si può finire con la resta sul ceppo per molto meno… “ My dear We are worried for you. Do not sigh…Never mind please. Non avere un erede diretto per noi donne” prosegue la Elisabetta I in perfetto italiano, la lingua dei colti, “ per certi versi é un vantaggio per noi donne. Le gravidanze e i parti richiedono una bella dose di coraggio e diciamocelo di fortuna! Noi abbiamo fatto questa scelta molto ponderata. Certo la Nostra vita sarebbe stata affatto diversa…
Maria Teresa d’Austria, feconda genitrice di una quantità di maschi e femmine, molti dei quali destinati a corone europee, sorride dall’alto della sua ferrea fertilità. In effetti però poi tutte si rivolgono a me fortunato figlio del XXI secolo. Le domande ai sovrappongono, non riesco a seguire tutti gli interrogativi delle coronate Signore che mi chiedono se è vero che i rischi sono ormai quasi inesistenti per la partoriente e il bambino, se è vero che insegnano a respirare in modo da lenire il dolore e cosa sono i disinfettanti… le domande in un misto di lingue diverse si affastellano. “Ci sono medicamenti che sconfiggono le infezioni mortali, o le morti precosi dei neonati” ? Un profondo sospiro straziante ci giunge alle orecchie … è la marchesa Maria Brignole Sale de Ferrari che perse due dei suoi bambini.
“Avrei dato volentieri il mio censo in cambio di qualcuna delle cure di cui voi fortunati essere del XXI secolo godete con tale naturalezza. Vaccini, l’anti polio, l’anti vaiolosa, e … l’anestesia. Ci racconti caro amico del futuro di questo rimedio chiede curiosissima Caterina la grande imperatrice di tutte le Russie.
“Beh si” rispondo imbarazzato … “in realtà facciamo così”. Intanto si era fatto ormai buio, e click si accendono le luci … “ e l tutte in coro, ma ma uh cos’è? Un fulmine qui al chiuso? “
Stavo rispondendo sull’analgesico e le mie compassate dame sembrano percorse da corrente elettrica che illumina i saloni… “disporre di quello che voi chiamate analgesico, fa passare il dolore ? Anche ai denti?” – “si dico, c’è anche l’anestesia per poter essere operati” … “Vuol dire senza botte in testa o pinte di rum? è davvero un dono del cielo, per Noi che siamo state al vertice della scala sociale e pur così potenti sono cose che facciamo fatica a credere . Saranno riservate ai Signori”. “ no no dico per tutti! “ “ Anche il popolino“ ! assolutamente impensabile dicono nelle loro rispettive parlate.
Maria Teresa d’Asburgo – L’infanta di Spagna sposa di Luigi XIV re di Francia non ce la fa più a tacere “Vogliamo parlare dei viaggi? Gli scossoni, le nostre narici offese… i banditi che assaltavano la carrozza! Certo devo dire i viaggi erano delle avventure. Delle vere scommesse. Il rumore assordante delle ruote sulle strade sconnesse, lo sballottamento continuo, il freddo o la calura, i pericoli dei malfattori. Devo dire che il privilegi della nostra posizione sociale scompaiono di fronte all’ultimo dei cittadini della sua epoca. Non possiamo che essere d’accordo” – interviene decisa la Regina Vergine, e volutamente nubile aggiungo io.
“Ah se avessimo avuto la vera rivoluzione di tutti i secoli, la pillola per la gravidanza consapevole! “
L’ultimo della scala sociale del XXI secolo ha più privilegi di tutte noi messe insieme!
Caterina II Ekaterina Alekseevna Intelligente, colta e sensibile, deposto Pietro III per le sue preferenze prussiane, dopo pochi giorni ucciso, il 20 giugno 1762, salì al trono. “Subii il fascino di Montesquieu e Beccaria. Da imperatrice ho fatto davvero grandi cose ma vivevamo torturati dalle pulci, tanto da indossare un piumino in vita, per tentare di raccoglierle almeno in parte. E il freddo? Anzi il gelo…”
Come hai ragione Caterina. Interviene Maria Teresa d’Asburgo, l’infanta di Spagna, costretta ad ascoltare per ore, con tutta la corte parimenti in piedi come lei, le udienze del marito a Versailles nella sala del trono. Ove naturalmente unico assiso era il Re Sole, mentre gli altri, tutti gli altri, erano costretti a stare in piedi in quella sala dove ghiacciava persino l’olio. Cosi ovunque, qualunque fosse il censo, gli unici i contadini che vivevano nella più grande promiscuità con gli animali, pur di riscaldarsi un minimo. Mi vergogno un po’ devo dire. Noi abituati ad avere l’acqua corrente in casa come elettricità che non consideriamo più un privilegio, ma dobbiamo tornare al tempo dei romani per avere l’acqua corrente a portata di mano sì perché dopo l’avvento dei Barbari si perse questo sapere e ci vollero 2000 anni perché si tornasse ad avere quello che per noi è normale, girare o alzare una manovella per vedere sgorgare l’acqua senza andare al pozzo. Cosi ovunque, qualunque fosse il censo, gli unici i contadini che convivevano nella più totale promiscuità anche con gli animali pur di scaldarsi un po’.
E l’acqua? E i saponi? E lavarsi? E i liquami ovunque?
Isabella d’Este signora di Ferrara raffinata e coltissima donna, vedova di Francesco Gonzaga morto di sifilide, malanno che affliggeva tanti esponenti del bel mondo, inorridisce al ricordo dell’ olezzo che accompagnava tutti i plenipotenziari con cui le sue fedelissime ancelle arrivavano a giacere per la ragion di stato pur di appropriarsi dei loro segreti.
Un delirio.
Altro che doccia tutti i giorni come siete abituati voi.
Ma come fate a lamentarvi. E poi le comunicazioni.
Cosè queso aggeggetto a colori che vi avvisa del tempo, delle strade,
E noi regine principesse duchesse appartenenti alla nobiltà accomunate dal destino comune di essere trattate come schiave, consorti di personaggi di cui non conoscevamo nemmeno l´idioma, martoriate dalle pulci e dal lercio.
Una fatica anche essere dissoluta come mi hanno etichettato i poveri di spirito
dal 1783 fu persino proibito ai contadini di passare da un proprietario all’altro.
Vi potete muovere liberamente? Non dovete sottostare all’etichetta?
Anna Maria Luisa sopraffatta da tanta partecipazione, ci racconta di quando lei figlia di Cosimo IIi e di Margherita Luisa d’Orleans lasciò la sua adorata cittá natale per unirsi al marito Giovanni Guglielmo, principe elettore del palatinato a Dusseldorf. Il viaggio fu raccapricciante , ma era la norma … auto? Treni, aerei, cosa mi sta raccontando.!?! Caro Artouro, sono davvero frastornata… Per fotrtuna le venne in soccorso la sua intelligenza e la sua raffinatezza che formavano un mix irresistibile . Per questo nonostante fosse italiana le veniva tributato il massimo del consenso. Si era indubbiamente super privilegiata ma mi confessò che non avrebbe esitato a dare tutti i suoi privilegi in cambio di un analgesico o un po’ di riscaldamento in casa. La interrompe subito Eleonora adoratissima da Cosimo I suo sposo, che non perdeva occasione di mettere incinta. “ Eh dillo a me cara Caterina, Noi non poteva o godere nemmeno di quello che il caro Messer Artouro considera il minimo sindacale.
L’orrore era all’ordine del giorno, era considerato normale che le donne morissero di parto e che la sopravvivenza dei neonati fosse un puro caso e non solo si usciva di casa ma non si aveva la certezza di tornare, pugnali e spade, alle armi per ogni quisquilia.
Interviene la regina vergine Elisabetta I che precisa che la sua fu una scelta precisa per ridurre al minimo i pericoli veri e propri attentati alla propria vita all’ordine del giorno. Gli uomini graziati dalla gravidanza e relativi parti non se la passavano meglio duelli combattimenti ferite amputazioni a freddo torture nessun diritto minimo assicurato eh il buon tempo antico interviene. Maria Luisa d’Austria madre di tante regine tra cui la povera Maria Antonietta immolata sul patibolo avrebbe anelato ad avere l’acqua corrente in casa o almeno a godere come al tempo dei romani delle terme che scomparvero con l’avvento dei barbari. Messer Artouro siete proprio fortunati, per la prima volta non dovete attingere l’acqua dal pozzo, accendere le candele, non poter leggere per mancanza di occhiali, essere lasciati morire o morire di fame, divertirvi con il teatro in casa, potete parlare con chi sta dall’altre parte del mondo… insomma una paradiso confronto a noi.
Che potenti e potenti, i veri potenti siete voi. Godetevi questo tenore di vita e salvaguardatelo.
Tra un turbinio di mantelli e di sete meravigliose, le mie Signore si congedano salutandomi con uno sguardo tra il compassionevole e il materno.