Egnazia: una panoramica sul sito archeologico e sulla sua storia
Filippo Rispini
Egnazia è un sito archeologico situato nella regione della Puglia, nel sud-est dell’Italia. Il sito si trova a nord di Brindisi, vicino alla località di Fasano. La storia di Egnazia è ricca e affonda le sue radici nell’antichità, con evidenze di insediamenti umani che risalgono al periodo neolitico.
Ecco una panoramica della storia di Egnazia e dei suoi scavi:
- Età del Bronzo e Periodo Messapico: Le prime tracce di insediamenti umani a Egnazia risalgono all’Età del Bronzo e al periodo messapico, che è associato a una popolazione indigena dell’area. I Messapi erano un popolo di origine illirica che abitava la regione del Salento e della Murgia.
- Colonizzazione Greca: Nel IV secolo a.C., la colonizzazione greca raggiunse la regione e Egnazia divenne una colonia greca. Questo periodo segnò una fase di crescita e sviluppo per la città.
- Periodo Romano: Con l’espansione dell’Impero Romano, Egnazia divenne una città romana. Le strutture monumentali, come il foro, le terme e il teatro, furono costruite durante questo periodo. La città prosperò come centro commerciale e fu collegata alla Via Traiana, una delle principali vie di comunicazione romane.
- Declino e Abbandono: Nel corso dei secoli, con le invasioni barbariche e le trasformazioni politiche dell’Impero Romano, Egnazia subì un declino. La città fu abbandonata e cadde in rovina.
- Scoperta e Scavi Archeologici: Nel corso del XIX secolo, durante lavori agricoli nella zona, furono rinvenute le prime testimonianze dell’antica città di Egnazia. Gli scavi archeologici iniziarono nel XX secolo, portando alla luce numerose strutture e reperti.
- Museo Archeologico di Egnazia: Oggi, il sito archeologico di Egnazia è aperto al pubblico e include un museo che ospita una vasta collezione di reperti provenienti dagli scavi. Tra i reperti esposti ci sono oggetti in ceramica, statue, mosaici e altri manufatti che forniscono preziose informazioni sulla vita quotidiana, l’arte e l’architettura dell’antica città.
Curiosità:
- Egnazia fu menzionata anche da storici antichi come Strabone e Plinio il Vecchio.
- Il toponimo “Egnazia” deriva probabilmente dal nome del popolo messapico degli “Iapigi.”
La scoperta e lo studio di Egnazia hanno contribuito a arricchire la comprensione della storia dell’Italia antica e delle sue influenze culturali, dall’età del bronzo alla Roma imperiale.
Gli studi su Egnazia sono stati condotti da numerosi archeologi e studiosi nel corso del tempo. Alcuni dei ricercatori più significativi che hanno contribuito alla conoscenza di Egnazia includono:
- Luigi Viola: Fu uno degli studiosi pionieri che si interessò a Egnazia. Tra il 1894 e il 1895, Viola iniziò gli scavi nell’area, scoprendo le prime tracce dell’antica città.
- Antonio De Cosmo: Archeologo italiano, ha condotto importanti ricerche e scavi a Egnazia nel corso del XX secolo. Ha contribuito significativamente alla comprensione dell’urbanistica e dell’architettura della città.
- Massimo Pallottino: Importante archeologo e etruscologo italiano, ha studiato Egnazia e altre aree archeologiche in Italia. Le sue ricerche hanno contribuito a una migliore comprensione della storia e dell’arte dell’antica città.
- Enrico Giannitrapani: Archeologo e accademico italiano, ha svolto ricerche approfondite su Egnazia e ha contribuito a delineare la storia dell’insediamento attraverso le diverse epoche.
Questi studiosi e molti altri hanno lavorato insieme nel corso degli anni per esplorare e documentare la storia di Egnazia. Gli scavi e le ricerche continuano ancora oggi, poiché nuove tecnologie e metodologie consentono agli archeologi di approfondire la comprensione di questa antica città e della sua importanza nella storia dell’Italia.