“Dubbi, perplessità e incertezze sull’arte”, un libro di Daniela Giovanna Maria Dente
di Serena Rossi
Di recente è stato pubblicato in proprio il libro Dubbi, perplessità e incertezze sull’arte della mia amica artista Daniela Dente aka DADE.
Con lei ho condiviso, oltre a pregresse esperienze d’arte e umane, la residenza artistica Ginestrelle a cura di Marina Merli di una settimana a settembre 2022 ad Assisi, lì abbiamo collaborato felicemente in arte e a stretto contatto con stampe ecologiche e altri lavori su carta.
La Dente usa l’arte figurativa sia come divertimento sia come mezzo di comunicazione di forti messaggi sociali ed umani ad esempio contro ingiuste politiche o a favore dei diritti umani inviolabili.
Parlando con Daniela Dente si avverte sempre la sua vena ironica e di ribellione verso le ingiustizie e si possono leggere meglio le domande che pone anche in questo nuovo interessante libro sul sistema dell’arte.
DADE pone domande a cui spesso non vuole dare una risposta personale ma lancia nuovi modi di interpretare le mode nell’arte e la visione d’ insieme di quel mondo a noi tanto caro.
Dalla prefazione di Stefano Baraldi Iorio, consulente comunicazione:
Daniela Dente non scrive un libro d’arte, ma ci accompagna in una immaginaria soffitta dove il tempo e l’esperienza hanno accumulato idee, suggestioni, letture e spunti trattenuti nella sua memoria. Il libro trae spunto dall’ attività di artista e di restauratrice e si nutre della sua curiosità.
Per questo, come una soffitta, è un lavoro disordinato, che se seguisse invece un filo logico perderebbe fascino: le idee sono lanciate in aria e ricadono sulle pagine in un collage, un puzzle di pezzi. Questo è per alcuni il limite e per me il fascino del libro il cui titolo è perfettamente coerente con lo snodarsi del suo pensiero. “Dubbi, perplessità e incertezze sull’arte” poteva essere infatti l’unico titolo al lavoro di Daniela Dente, che esprime meraviglia per le cose che scrive, quasi stupendosi di ciò che scopre racconta.
L’arte non ha un filo logico, proprio per contrasto in termini tra logica e lavoro artistico e Daniela sceglie di allungare la narrazione, senza mai dare giudizi, su varie forme di espressione di creatività, anche quelle che qualcuno ha definito “arte”, sui perché sono nate e da chi sono state sostenute.
Note sull’Autrice Daniela Dente: in arte DADE
Pittrice, Incisore, Restauratrice (tele, tavole, affreschi, pietra), operatore culturale – Segue gli studi artistici, le botteghe di restauro. Lavora come Restauratrice (collaboratrice esterna per la Sovrintendenza ai Beni Culturali) e per collezioni private. Come artista partecipa a mostre collettive, personali e Fiere Internazionali d’Arte Contemporanea in Italia e all’Estero.
Sue opere sono in collezioni private e in sedi Museali. Ritrattista, paesaggista, dipinge animali e la natura in genere, dal figurativo più tradizionale con influenze grafiche, l’astratto, a lavori recenti più sintetici e compatti, dove prende un ordito compositivo più solido e
riflessivo, in cui non mancano stilettate di pungente, talvolta dissacrante ironia, soprattutto nelle sue opere dove usa come mezzo comunicativo trappole per topi (readymade), gabbie o reti metalliche, questo cammino di cultura, anche nel sociale, si rivede nella sua esperienza creatrice e del suo codice espressivo, che non è solo una griglia formale, che serve ad incanalare contenuti, ma sono codici che danno forti emozioni, perché la comunicazione colpisca e resti. Abbraccia il pensiero dell’Ecosofia. Nel 2015 fonda il Movimento Arte In-essente.
mail: dade.leopardo@gmail.com web site: http://www.artmajeur.com/it/artist/dade