Dove sono morti e come i dodici apostoli?
Z.i.G.
I 12 Apostoli sono i discepoli di Gesù che hanno diffuso il suo messaggio dopo la sua morte e risurrezione. Ma cosa è successo a loro dopo la Pentecoste? Dove e come sono morti? Ecco una breve rassegna delle informazioni che abbiamo dalle fonti storiche e tradizionali. Le circostanze esatte delle morti degli apostoli di Gesù sono in gran parte basate su tradizioni e leggende, e le motivazioni per la loro presenza nei luoghi delle loro morti non sono sempre chiare.
- Pietro: secondo la tradizione, Pietro fu crocifisso a testa in giù a Roma, sotto il regno di Nerone, intorno all’anno 64 d.C. La sua tomba si trova nella Basilica di San Pietro in Vaticano.
- Andrea: fratello di Pietro, Andrea predicò il Vangelo in Grecia, Asia Minore e Scizia. Fu martirizzato a Patrasso, in Grecia, dove fu legato a una croce a forma di X. La sua reliquia principale si trova nella Cattedrale di Sant’Andrea ad Amalfi.
- Giacomo il Maggiore: figlio di Zebedeo e fratello di Giovanni, Giacomo fu uno dei tre apostoli più vicini a Gesù. Fu il primo apostolo ad essere ucciso, per ordine di Erode Agrippa I, intorno al 44 d.C. La tradizione lo venera come patrono della Spagna, dove si dice che le sue spoglie siano state traslate a Santiago di Compostela.
- Giovanni: l’apostolo amato da Gesù, Giovanni fu l’unico apostolo a non morire martire. Scrisse il quarto Vangelo, tre lettere e l’Apocalisse. Visse fino a tarda età a Efeso, dove morì verso la fine del I secolo d.C. La sua tomba si trova nella Basilica di San Giovanni ad Efeso.
- Filippo: originario di Betsaida, Filippo seguì Gesù fin dall’inizio della sua predicazione. Dopo la Pentecoste, si recò in Frigia, dove predicò e operò miracoli. Fu martirizzato a Hierapolis, dove fu crocifisso o lapidato. Le sue reliquie si trovano nella Basilica dei Dodici Apostoli a Roma.
- Bartolomeo: noto anche come Natanaele, Bartolomeo fu presentato a Gesù da Filippo. Si dice che abbia evangelizzato l’India, l’Armenia e la Persia. Fu martirizzato in Armenia, dove fu scorticato vivo e decapitato. Le sue reliquie si trovano nella Basilica di San Bartolomeo all’Isola Tiberina a Roma.
- Tommaso: detto anche Didimo, Tommaso è famoso per aver dubitato della risurrezione di Gesù finché non lo vide e toccò le sue piaghe. Secondo la tradizione, portò il Vangelo in India, dove fondò diverse comunità cristiane. Fu martirizzato a Mylapore, vicino a Chennai, dove fu trafitto da una lancia. La sua tomba si trova nella Basilica di San Tommaso a Mylapore.
- Matteo: ex pubblicano, Matteo fu chiamato da Gesù mentre riscuoteva le tasse. Scrisse il primo Vangelo in ebraico o aramaico. Si dice che abbia predicato in Palestina, Etiopia e Persia. Fu martirizzato in Etiopia o in Persia, dove fu ucciso con una spada o un’ascia. Le sue reliquie si trovano nella Cattedrale di Salerno.
- Giacomo il Minore: figlio di Alfeo e fratello di Giuda Taddeo, Giacomo fu uno dei dodici apostoli scelti da Gesù. Fu anche detto “il Giusto” per la sua osservanza della Legge mosaica. Fu il primo vescovo di Gerusalemme e presiedette il Concilio degli Apostoli. Fu martirizzato intorno al 62 d.C., quando fu gettato dal Tempio e poi lapidato. Le sue reliquie si trovano nella Basilica dei Dodici Apostoli a Roma.
- Simeone, detto anche lo Zelota o il Cananeo, fu uno dei dodici discepoli di Gesù. Dopo la morte e la risurrezione di Gesù, Simeone si dedicò alla predicazione del Vangelo in varie regioni, tra cui l’Egitto, la Persia e l’Armenia. Secondo alcune tradizioni agiografiche, Simeone fu martirizzato insieme a Giuda Taddeo, un altro apostolo, in Persia o in Armenia intorno all’anno 107 . Le sue reliquie sono venerate nella basilica di San Pietro a Vaticano e il suo capo si conserva a Pienza nel Museo del Duomo.
- Giuda Taddeo è uno dei dodici discepoli scelti da Gesù per annunciare il Vangelo. Non va confuso con Giuda Iscariota, il traditore di Gesù. Giuda Taddeo era un parente di Gesù e si distingueva per la sua fede e il suo amore per il Maestro. Giuda Taddeo predicò la Parola di Dio in diverse regioni del Medio Oriente, tra cui la Giudea, la Samaria, la Galilea, la Siria, la Mesopotamia e l’Armenia. Fu uno dei primi evangelizzatori degli armeni e divenne il loro patrono. Giuda Taddeo morì martire presso Emessa, in Siria, intorno all’anno 70 d.C. Fu ucciso da sacerdoti pagani che lo colpirono con sassi e con una lancia. Nelle sue immagini è rappresentato con una lancia e un libro, simboli del suo martirio e della sua predicazione.
- Giuda Iscariota è noto per aver tradito Gesù con un bacio, consegnandolo ai sommi sacerdoti che lo condannarono a morte. Ma come e dove è morto Giuda? Le fonti neotestamentarie sono in contraddizione su questo punto e non sono considerate storicamente valide .Secondo il Vangelo secondo Matteo, Giuda si pentì del suo tradimento e restituì i trenta denari che aveva ricevuto. Poi si impiccò in un campo che i sacerdoti acquistarono con il denaro del sangue e che chiamarono Aceldama, cioè campo del sangue. Secondo gli Atti degli Apostoli, invece, Giuda comprò lui stesso il campo con il denaro del tradimento e lì cadde a rovescio, scoppiando in mezzo e versando tutte le sue viscere. Il campo fu chiamato Aceldama per lo stesso motivo. Alcuni studiosi hanno cercato di armonizzare le due versioni, ipotizzando che Giuda si sia impiccato e poi sia caduto dal ramo, oppure che si sia gettato da una rupe. Altri hanno proposto interpretazioni simboliche o allegoriche della morte di Giuda, come espressione del suo rimorso o della sua condanna.
Le motivazioni per la presenza di ciascun apostolo nei luoghi delle loro morti non sono sempre chiare e potrebbero essere legate alle loro attività missionarie o alla diffusione del cristianesimo in diverse regioni. Tuttavia, queste sono spiegazioni basate su tradizioni e non su documentazione storica diretta.