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Deep Purple: La Leggenda del Rock che ha Scritto la Storia

Deep Purple

di Lilly Milù

I Deep Purple, formatisi a Hertford, in Inghilterra, nel 1968, sono considerati uno dei gruppi pionieri dell’hard rock e del proto-heavy metal. Hanno vissuto vari cambi di formazione, che hanno dato vita a diverse “Mark” o fasi, ognuna delle quali ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo della musica. La formazione di maggior successo, chiamata “Mark II,” includeva Ian Gillan alla voce, Ritchie Blackmore alla chitarra, Roger Glover al basso, Jon Lord alle tastiere e Ian Paice alla batteria.

Questa line-up ha prodotto album storici come In Rock (1970), Fireball (1971), Machine Head (1972) e Who Do We Think We Are (1973). È da Machine Head che proviene Smoke on the Water, ispirata a un reale incidente in cui un incendio devastò il Casinò di Montreux durante un concerto di Frank Zappa e The Mothers of Invention, evento che la band osservò dal vivo. Il brano è ormai parte del patrimonio culturale del rock, e quel riff di chitarra iconico è uno dei più riconoscibili e apprezzati nella storia della musica.

Il gruppo è noto anche per l’incredibile tecnica e l’energia delle esibizioni dal vivo. Jon Lord, con il suo Hammond distorto, ha creato un sound unico e potente, mentre Blackmore era noto per i suoi assoli complessi e ricchi di inventiva. I due davano vita a vere e proprie sfide musicali sul palco, alimentando un’alchimia che catturava il pubblico.

I Deep Purple si sciolsero nel 1976, ma si riunirono nel 1984, facendo uscire l’album Perfect Strangers, che segnò un grande ritorno e ricevette ottime recensioni. Negli anni successivi ci furono altri cambi di formazione, con l’ingresso del virtuoso Steve Morse alla chitarra, che portò una nuova linfa creativa alla band, permettendo loro di esplorare altri orizzonti musicali pur restando fedeli alle loro radici.

Anche con il passare degli anni, i Deep Purple hanno mantenuto una fedeltà assoluta alla loro identità musicale. Album come Purpendicular (1996), Rapture of the Deep (2005) e Infinite (2017) mostrano come la band sia riuscita a evolversi senza perdere la forza e la coerenza che li hanno sempre distinti. Nel 2020, con l’uscita di Whoosh!, hanno dimostrato di essere ancora in grado di produrre musica di qualità e di continuare a coinvolgere un pubblico sempre più giovane.

I Deep Purple sono entrati nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2016, un riconoscimento meritato per il loro contributo alla musica. Per molti, i Deep Purple rappresentano più di una semplice band: sono un’istituzione del rock, capace di innovare e di ispirare, e il loro lascito continua a vivere nelle nuove generazioni di musicisti e fan del rock.


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