Daniel Lozakovich e James Feddeck, sul palco del Manzoni di Bologna
Il giovane violinista svedese e il direttore d’orchestra americano hanno eseguito opere di Max Bruch e di Anton Bruckner davanti ad un pubblico entusiasta che ha ricambiato con lunghi applausi e richieste di bis le loro magistrali esibizioni.
di Gabriele Zompì
Grande successo del giovane violinista Daniel Lozakovich, nato a Stoccolma nel 2001, ha iniziato a suonare il violino all’età di sette anni. Ha debuttato da solista due anni dopo con i Virtuosi di Mosca e Vladimir Teodorovië Spivakov.
Il violinista
Si esibisce regolarmente con rinomati ensemble quali l’Orchestre National de France, l’Orchestre de Paris, la Royal Stockholm Philharmonic Orchestra, la Swedish Radio Symphony Orchestra, l’Orchestre de la Suisse Romande, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l’Orquestra Gulbenkian e i Münchner Philharmoniker.
Ha incantato il pubblico bolognese lunedì 23 ottobre nell’Auditorium Manzoni eseguendo il Concerto per violino e orchestra n.1 op. 26 di Max Bruch. Il suo violino sembrava fosse fatto di sottili fili di velluto, tanto era percepito morbido e leggero il suo suono. Per non parlare dell’archetto usato con eleganza e maestria da sembrare anch’esso un filo d’erba che si muove leggiadro sulle corde del violino. Un’esecuzione unica e ricca di pathos.
Il Direttore d’Orchestra
A dirigere l’Orchestra e il violinista è stato il maestro James Feddeck, osannato dal «Chicago Tribune» come un «talentuoso direttore di cui si parlerà per molto», è il Direttore principale dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano. Nato a New York, ha al suo attivo numerose apparizioni con orchestre nordamericane, fra cui la Cleveland Orchestra, la Chicago Symphony Orchestra, la San Francisco Symphony Orchestra, la Dallas Symphony Orchestra, la Detroit Symphony Orchestra, la Toronto Symphony Orchestra e l’Oregon Symphony Orchestra. Ha anche diretto molte delle principali orchestre europee, fra cui l’Orchestre National de France, l’Orchestra Sinfonica della Radio di Vienna, la Deutsches Symphonie- Orchester di Berlino, la Royal Scottish National Orchestra, la BBC Symphony Orchestra, la BBC Philharmonic Orchestra, la Filarmonica di Varsavia, la Staatskapelle di Weimar, la City of Birmingham Symphony Orchestra, la Royal Liverpool Philharmonic Orchestra, la Sinfonica di Barcellona, la Filarmonica di Stoccolma, la Filarmonica di Helsinki e la Hallé Orchestra.
E’ stato poi protagonista di apparizioni di successo in Australasia con la New Zealand Symphony Orchestra e la Philharmonia di Auckland. Feddeck ha studiato al Conservatorio di Musica di Oberlin ed è stato Direttore assistente della Cleveland Orchestra. È stato vincitore del Solti Conducting Award e dell’Aspen Conducting Prize.
Il pubblico
Dopo l’esibizione di Lozakovich la filarmonica, magistralmente di retta da Feddeck, ha eseguito la Sinfonia n. 2 in Do minore WAB 102 di Anton Bruckner, composta in due versioni, la prima nel 1873 e la seconda nel 1877, che il pubblico del Manzoni di Bologna ha gradito elargendo applausi a scena aperta e sonori “bravi” agli orchestrali. Un altro successo dunque della Filarmonica del teatro comunale di Bologna che non mancherà di offrire al pubblico altri ed entusiasmanti momenti di autentica musica.