IL PENSIERO MEDITERRANEO

Incontri di Culture sulle sponde del mediterraneo – Rivista Culturale online

Dall’obiettività alla teleobiettività – Virilio* Questa magnifica frasetta racchiude il dramma / farsa della nostra epoca

Paul Virilio

Paul Virilio

di Tiziana Leopizzi

Io non ho la TV. La cosa mi regala un mare di tempo per leggere scrivere telefonare vedere gli amici seguire i social in modo mirato, sentirmi importante per le continue attenzioni rivoltemi dal nostro Ministero delle Telecomunicazioni, dalla RAI ecc… che non contemplano – non possono proprio – l’esistenza di un cittadino che non sia nel contempo un teleutente.

A parte questa soddisfazione la privazione di detto oggetto, che sicuramente avrà anche dei contro, mi stimola il cervello perché la musica che ascolto ma anche la radio o il leggere mi costringono a usare l’immaginazione, la mia personale.

Avrete provato tutti la sensazione di fastidio che dà la messa in scena, per grande che sia un regista, di un libro che avete letto e non parliamo poi magari anche amato. Inoltre, e lo sanno bene i pubblicitari, la mente lavora per immagini e quindi se continuiamo a bombardarla di immagini precotte c’è il rischio che si atrofizzi almeno un pochino e che si faccia condizionare.

Sono anni che non guardo la TV ma purtroppo sono circondata ugualmente da schermi urlanti nei bar, ristoranti, autogrill, club case di amici e le partite di calcio o giochi demenziali dove regalano premi all’urlo di “ bbbrrrravvvisssimo ! ci ha saputo addirittura dire come si chiama, addirittura nome e cognome !…fantastico!” Dove qualcosa di piacevole è piazzato nottetempo tra una tetta e un culo e organi vari che si confondono con maghi e cartomanti. Ma dico perché non farsi piloti della propria vita, perché delegare in toto ad altri il ponte di comando? Allora ricominciamo: siamo esseri dotati di creatività! anche i bruti ce l’hanno – è che l’incanalano malissimo però c’è e si vede per certi efferati delitti .. caspita se c’è…

Ma siamo seri, no seri è meglio di no, siamo e basta. Riprendiamoci il nostro tempo. E se proprio vogliamo guardare la TV, guardiamo la pubblicità che in certi casi è una delle forme di arte più complete e affascinanti sicuramente più significative del nostro momento : cerchiamo di vedere a quali criteri corrisponde

1 – è certo specchio del nostro tempo

2 – vengono utilizzati strumenti che non esistevano solo una manciata di anni fa

3 – c’è un progetto

4 – usa un linguaggio universale –

ok multinazionale in qualche caso : )))

5 – gli effetti speciali ci lasciano a bocca aperta

6 – del poeta è il fin la meraviglia…certamente è tesa a stupirci come recita il verso di Gianbattista Marino

e

7 – in molti casi è armoniosa e anche divertente.

C’è pure Aristotele con la sua unità di tempo luogo e azione.

Direi che gli ingredienti ci sono tutti e si sovrappongono a quelli in uso per individuare un’opera d’arte. L’allure è quello. Ma ancora non è sdoganata ..credetemi è solo questione di tempo, la fotografia ci ha messo un secolo e si che dopo Man Ray sinceramente pareva aver raggiunto l’apice grazie a questo straordinario artista filosofo scrittore. Poi è toccato al video, basti pensare a Bill Viola che ha realizzato il sogno di qualsiasi pittore e cioè “dare la vita al proprio quadro” per il resto ho visto raramente qualcosa di bello sommersa da sfilze di patetici filmini che dirli di amatori è davvero insultante per i veri amatori del genere… ma erano in Biennale.. consacrati così…la moda ce la sta mettendo tutta e ora design e gastronomia stanno surclassando la povera arte che è rimasta al palo. Ma perché per dirla col mai troppo rimpianto Daverio le 4 effe football food fashion e ferrari hanno stravinto e l’arte italiana no. Sarà perché non comincia con la f e se tornassimo al ‘f’are arte?

Tiz Leopizzi 

Arch. Prof. Accademico Onorario della Accademia delle Arti del Disegno di Firenze.

*Paul Virilio è stato un filosofo, scrittore, urbanista, teorico culturale ed esperto di nuove tecnologie francese, noto principalmente per i suoi scritti sullo sviluppo della tecnologia in relazione alla velocità ed al potere, con vari riferimenti all’architettura, l’arte, la municipalità e le forze armate. 


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