Dall’intelligenza artificiale all’ottimizzazione dei contenuti per la ricerca vocale, passando per i podcast
Le ultime tendenze in termini di comunicazione digitale secondo il marketer e docente Giovanni Scarangella
Nelle ultime settimane pare che a rubare il cuore degli uomini siano state donne immaginarie, non frutto della fantasia bensì dell’intelligenza artificiale. Una notizia che fa certamente scalpore e desta non poche preoccupazioni generando una comune tendenza: la demonizzazione dell’AI. E se quest’ultima, utilizzata nel modo opportuno potesse, invece, essere un utile strumento di marketing e comunicazione? Certamente il suo utilizzo rientra fra i trend della comunicazione digitale 2024.
Su quali possano essere le potenzialità delle ultime tecnologie da metter in campo per sfruttare al meglio le opportunità che esse offrono si sofferma Giovanni Scarangella. Marketer e docente presso Università ed enti di formazione, entrepreneur e advisor, dal 2010 aiuta aziende, professionisti e start-up offrendo loro la possibilità di conoscere e sperimentare le più innovative tecniche di Advertising e Digital Marketing.
<<L’intelligenza artificiale è uno strumento noto da anni e permette tra l’altro di aiutare le aziende nel comprendere e analizzare una grande mole di dati e fornire, in base a degli input, delle deduzioni finali>>, afferma Scarangella riportando un esempio concreto: <<Per esempio una realtà che seguo, con sede a Milano ma che opera in tutto il mondo, è riuscita a trasformare, con un semplice click, le interviste che realizziamo per raccontare prodotti e servizi in contenuti multilingue. L’AI rielabora il movimento facciale applicando un nuovo movimento in base al suono e alla mobilità del viso correlata alla lingua tradotta. Dall’italiano, così, le interviste possono valicare qualsiasi confine geografico>>.
Subito nonsi può far a meno di pensare a strumenti comeChat GPT e GpTs chelo stesso marketer cita sottolineando che essi sono in grado disviluppare delle app in grado di svolgere determinate funzioni come ad esempio tradurre in più lingue un testo. <<A livello di contenuti>>, spiega Scarangella, <<Chat GPT può fornire degli spunti fungendo da supporto ma non può sostituire il lavoro creativo dell’essere umano>>.
Ed oltre a mostrarsi favorevole all’intelligenza artificiale, la Digital Transformation si fa promotrice, in questo nuovo anno, di una selezione da parte degli utenti dei social network da presidiare. L’attenzione ora sembra spostarsi su piazze più piccole ma più funzionali come discord o twitch, luoghi di aggregazione per soggetti con interessi simili. <<Lì nanoinfluencer e microinfluencer la fanno da padroni perché sono leader comunicativi>>, aggiunge Scarangella soffermandosi anche sull’importanza dei content creator con community più limitate ma che costituiscono un importante strumento di marketing per un’azienda.
Qual è poi la sua opinione sui podcast? Li definisce strumenti validi per <<un ascolto in mobilità e rapido>> e li ritiene utili poiché racchiudono, in una narrazione, tanti contenuti che richiederebbero testi scritti troppo lunghi. <<Inoltre, i podcast permettono di relazionarsi con nicchie di target differenti. Coloro che li ascoltano sono soggetti che usano gli strumenti in modo informato>>, afferma a riguardo.
In merito all’ottimizzazione dei contenuti per la ricerca vocale, Giovanni Scarangella ci tiene a precisare che ci sia molta strada da fare. <<Il mondo è ancora in fase di sperimentazione. Questi contenuti raccolti necessitano di un processo che va pianificato. Quando parliamo della creazione di un podcast su Spotify che possa essere d’aiuto a commerciare c’è bisogno di una programmazione>>.
Quando tutto ciò sarà possibile? A questa domande solo il tempo e l’attenzione verso le ultime tendenze digitali potrà darci una risposta!