Dalle Dolomiti Lucane al Salento un gemellaggio lungo nove secoli: Castelmezzano (PZ)- Cavallino (LE)
di Francesco Sammati
1156 – 2023 Una pagina di storia unica e coinvolgente, di eventi che connettono il passato, il presente e il futuro. Un secolare legame che le comunità coinvolte, Cavallino, Castelmezzano e Castromediano, con orgoglio, si accingono a suggellare con un “ Atto di Gemellaggio ”
Uno straordinario passato, recentemente riscoperto, sta per assurgere ad una nuova vita. Due comunità che tornano ad incontrarsi a distanza di quasi un millennio riannodando le trame di una storia comune.
– Sabato 20 Maggio 2023 – Piazza E. Caizzo Castelmezzano –
RIFERIMENTI STORICI
Nel XII sec., al condottiero del regio esercito normanno Kiliano di Lymburg, dei Liberi Signori della Franconia, venne concesso dal Re di Sicilia Guglielmo I il privilegio del feudo di “Castrum Medianum” ( Castelmezzano – Dolomiti Lucane). Acquisì così il nome latino da affiancare a quello proprio di origine: Lymburg-Castromediano. Sul finire del XIII sec., il Re Carlo I d’Angiò costrinse i baroni Catromediano all’esilio di Brindisi; ma, successivamente, gli riconobbe nuova stima e valore e gli concesse il feudo di Cerceto, nel Salento. Le vicende storiche verificatesi nel corso dei secoli portarono i nobili Lymburg Castromediano nella dimora di “Caballino” (Cavallino – Salento). Fedeli baroni degli Aragonesi, leali feudatari del Regno di Napoli e obbedienti sudditi dell’Impero spagnolo, raggiunsero una posizione di prestigio, acquisendo numerosi feudi e il titolo nobiliare di Marchesi di Cavallino nel 1628 e duchi di Morciano nel 1642. Dopo otto secoli, nel 1969, un altro luogo, relativamente distante dall’antico feudo di “Castrum Medianum” , è stato denominato “Castromediano” fraz. di Cavallino: in onore dell’ultimo discendente della stessa famiglia nobiliare, Sigismondo Castromediano, cittadino illustre di Cavallino, studioso, scrittore, archeologo , patriota del Risorgimento e deputato al primo Parlamento del Regno d’Italia.
Un’entità geografica (Castrum Medianum) ha conferito il nome ad una nobile casata, contribuendo a definirne l’identità, e quella stessa casata ha restituito il nome assunto ad un altro luogo.