Dal Comitato Acaya Domani: Una rete di soggetti pubblici e privati per lo sviluppo dinamico di Acaya
Di Ludovico Malorgio
La manifestazione di interesse, già inoltrata dal Comune di Vernole, per l'”Avviso Pubblico del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, riguardante la riqualificazione dei borghi antichi, sarà seguita dalla presentazione del Progetto di rigenerazione urbana. Il Comitato ‘ACAYA DOMANI, composto dall’Associazione per la Salvaguardia e lo Sviluppo di Acaya, da APSEC Lecce e Cenacolo ‘Amici G. De Dominicis di Cavallino, che ha promosso l’iniziativa, insiste nella sua azione di stimolo nei confronti delle istituzioni e dei soggetti privati interessati al futuro di Acaya. << La manifestazione d’interesse per la riqualificazione dei borghi antichi – dichiara il presidente Antonio Carlino– va vista in un quadro complessivo di sviluppo residenziale di Acaya, da realizzare con l’insediamento di nuovi nuclei familiari, con l’incremento di attività artigianali, con servizi e strutture che possono incentivare il turismo culturale. Noi la considerazione un primo passo importante verso il completo recupero e la piena valorizzazione della più antica città fortificata del sud Italia>>.
L’azione dell’ASSA prosegue lungo diverse direttrici, che puntano decisamente a questo obiettivo. A tale scopo il dottor Enrico Conte, già dirigente del Settore Lavori Pubblici della Città di Trieste ed esperto di project financing, ha elaborato un piano, che prevede la formazione di una rete di soggetti, pubblici e privati, che possa costituire il collante di una molteplicità di progetti e di iniziative dirette a rivitalizzare il Borgo. Vale la pena di ricordare che la “Rigenerazione urbana” prevede ”azioni di trasformazione urbana ed edilizia su aree e complessi, caratterizzati da degrado urbanistico, edilizio, ambientale o socio-economico, da realizzare senza consumo di suolo e con metodologie e tecniche relative alla sostenibilità ambientale, nonché con il recupero dei servizi ecosistemici persi, tramite interventi di bonifica e di innalzamento del potenziale ecologico-ambientale e della biodiversità urbana”.
I Progetti di rigenerazione urbana da presentare al Ministero degli Interni entro il 15 marzo, devono avere caratteristiche precise riguardanti: a) la tipologia dell’opera da cui partire per il riuso e rifunzionalizzazione’ della stessa, puntando al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale; b) il quadro economico dell’ opera; c) le informazioni sul CUP (Centro Unico di Prenotazione regionale); d) il cronoprogramma dei lavori.
Necessaria e indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi del Progetto é la costituzione di una ‘RETE’, che svolga un ruolo attivo azionando tutte le possibili iniziative, che per un verso possano stimolare iniziative di valore imprenditoriale e sociale, per un altro, possano restituire l’immagine di un soggetto pubblico favorevole allo sviluppo dinamico del territorio con il coinvolgimento dei cittadini. Il Comitato ‘Acaya domani’, promotore della Rete, curerà le relazioni formali e informali con i vari soggetti, ponendo in essere le necessarie azioni nel territorio.
LE AZIONI DELLA ‘RETE’.
Secondo il Piano di rigenerazione urbana, l’azione delle rete si muoverà su precise direttrici con il coinvolgimento di soggetti, che operano nei settori: culturale (Provincia di Lecce, Museo Provinciale, Università degli Studi del Salento – Dipartimento Beni Culturali, Istituto di Cultura Mediterranea, Artisti e Associazioni culturali), naturalistico e ambientale (Oasi delle Cesine), artiginale (Gruppo Artigiani di Acaya e Strudà), mobilità sostenibile ( Società Multivision di Lecce) e turistico (Acaya Golf Club Resort), quest’ultima interessata all’ampliamento dei posti letto del Resort da realizzare con il recupero di circa 10 piccole unità in abbandono e 20 unità abitative, da adibire ad albergo diffuso.
Strumenti della ‘rete’ di particolare importanza saranno le iniziative artigianali, da realizzare con la trasformazione dell’ex edificio scolastico in un laboratorio-scuola, gestito da una Cooperativa in collaborazione con le scuole elementari e medie del territorio. Anche i singoli cittadini avranno un ruolo nel curare il borgo con un’essenza arborea, che lo connoti, come segno tangibile di rinascita, che parte dal basso e diventa segno identitario del luogo. Il potenziamento dei segnali turistici e il completo recupero delle piste ciclabili esistenti, con la creazione di punti di ristoro e centri per la piccola manutenzione delle biciclette, saranno di ulteriore stimolo allo sviluppo turistico e alla mobilità sostenibile. (Ludovico Malorgio).
Acaya, 5.2.2022