IL PENSIERO MEDITERRANEO

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Dal 10 luglio sarà mostra di Wu Weishan “Marco Polo in Cina” a Firenze

Wu Weishan

Wu Weishan

Wu Weishan

“Marco Polo in Cina”

Salone delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze

Via Ricaoli, 68

A cura di Antonio Di Tommaso

Ideatore e Organizzatore: Qiu Yi 邱艺

Inaugurazione: Martedì 9 luglio, ore 17.30

Periodo: Dal 10 luglio al 28 luglio 2024

Organizzazione: Accademia delle Arti del Disegno

Promozione e Organizzazione: Associazione di Arte e Cultura Contemporanea Cina e Italia

Con il Patrocinio del Comune di Firenze, Regione Toscana, Città metropolitana di Firenze, Consolato Generale della Repubblica Popolare Cinese a Firenze

www.aaccci.it

E-mail: arteartecinaitalia@gmail.com

La presente mostra di Wu Weishan 吴为山, che inaugura martedì 9 luglio nel Salone dell’Accademia delle Arti del Disegno, vuole celebrare il settimo centenario della morte di Marco Polo, figura chiave nella storia degli scambi economici e culturali tra Italia e Cina. Morto a Venezia nel 1324, questa figura storica è nota come uno dei primi viaggiatori verso l’Estremo Oriente dove divenne consigliere e diplomatico alla corte del Gran Kublai Khan e il primo a redigere un dettagliato resoconto dei suoi viaggi.

E’ come viaggiatore a cavallo che l’artista cinese Wu Weishan, figura di spicco nell’arte contemporanea cinese, rappresenta Marco Polo che settecento anni fa ebbe un ruolo importante alla corte imperiale della Dinastia Yuan intessendo fondamentali rapporti di scambio con la cultura cinese.

Con una fusione in bronzo di Marco Polo a cavallo ed altre sculture e pittura eseguite ad inchiostro su carta di riso, il noto artista cinese, che ricopre, oltretutto, l’incarico di direttore del Museo Nazionale dell’Arte della Cina, intende celebrare la centenaria relazione che intercorre tra i due paesi. Viene infatti apprezzata nell’opera di Wu “la rara capacità di comprensione non solo della scultura classica cinese, ma anche di quella europea: infatti ha guardato ai grandi maestri orientali e occidentali, cercandone sempre nelle loro opere i segreti e la sostanza poetica più intima.” (Presidente della classe di scultura dell’Accademia delle Arti del Disegno Antonio Di Tommaso)

Il Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno Cristina Acidini ci fa notare come nelle opere pittoriche presenti in mostra, dove campeggia la tradizionale calligrafia cinese “ripensata in uno spirito originale e innovativo … anche chi non conosce il cinese, pur senza comprendere il significato letterale delle iscrizioni riesce ad apprezzare i rapporti proporzionali tra le sequenze di ideogrammi e le parti figurate, corrispondenti a canoni diversi dal sentimento occidentale e tuttavia portatori di una ispirata e raffinata armonia.”

Il Presidente dell’Associazione di Arte e Cultura Contemporanea Cina e Italia Qiu Yi 邱艺, ideatore e organizzatore della mostra, scrive: “La sensibilità umanistica e la fierezza della nazione cinese espresse dal professor Wu Weishan conferiscono anima e spirito alle sue opere; esse riflettono non solo “Yi” della tradizione scultorea cinese antica, ma trasmettono anche lo spirito della “Xie (Scrittura)“ tipico dell’inchiostro cinese, vuole dire “Xie Yi cinese”. La “pennellata” e l’uso dell’inchiostro” nelle sculture di Wu Weishan sono come le sfumature dell’inchiostro cinese nello spazio tridimensionale della scultura. Le opere del professor Wu Weishan si distinguono dal post-impressionismo e dall’espressionismo; esse mostrano la complementarità di luci e ombre dell’arte occidentale, ma esprimono anche la filosofia orientale dell'”unità tra cielo e uomo,” aprendo uno spazio di innovazione e futuro per la scultura cinese e mondiale.”

Nel testo scritto di Giandomenico Semeraro:“ Ebbene, in questa mostra di Wu Weishan, Firenze (così storicamente legata al tessuto e al commercio, spostandosi le persone in Europa e ben lontano) diviene luogo centrale di bella confluenza che le opere dell’artista rendono visibile, e proprio esse ribadiscono e si aprono su quella libertà nel muoversi che rimane soprattutto oggi momento fondamentale della vita di tutti, necessità che l’arte nei suoi modi, come in questo caso davvero illuminato, fa poeticamente concreta ai nostri occhi.”

Le sculture di Wu Weishan sono state presentate per la prima volta in Italia nel 2012, nelle sale monumentali di Palazzo Venezia a Roma, riunite sotto il suggestivo titolo di Scolpire l’anima di una nazione. Questa mostra rappresenta dunque l’occasione per un felice ritorno dell’artista in Italia, che è stato preceduto da due brevi soggiorni a Firenze. Nel 2019 è venuto nella città per la nomina di Accademico Ordinario della Classe di Scultura dell’Accademia delle Arti del Disegno, alla quale – nella ricorrenza del quinto centenario della morte di Leonardo – ha fatto dono di un bronzo intitolato La barca di Qi Baishi e Leonardo, dove un maestro dell’arte italiana sta dialogando con un maestro della pittura moderna cinese, superando i confini temporali e spaziali. Nel 2020 invece, per festeggiare il cinquantesimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina, Wu Weishan e ritornato per donare al Comune di Vinci altre due sue sculture in bronzo, alte più di tre metri, raffiguranti Qi Bai Shi e Leonardo. (Estratto da un articolo di Vittorio Santoianni

WU Weishan吴为山(1962—), scultore celebre a livello internazionale. Membro del comitato permanente e vice segretario generale del Comitato Nazionale della Conferenza Consultiva Politica del Popolo Cinese (CPPCC), Vicepresidente della Lega Democratica della Cina, Direttore del Museo Nazionale d’Arte della Cina, Vicepresidente dell’Associazione degli Artisti Cinesi, Presidente dell’Associazione degli Scultori Urbani Cinesi. Dottorato onorario di Letteratura dell’Università Cinese di Hong Kong (CUHK), Dottorato Onorario di Umanità dell’Università di Scienza e Tecnologia di Macau (MUST). All’Università Politecnica di Macao è stato istituito uno studio di scultura di Wu Weishan (galleria espositiva). Wu è anche supervisore di dottorato dell’Università Tsinghua, dell’Università di Nanchino e dell’Accademia Nazionale Cinese dell’Arti, supervisore capo della stazione di ricerca post-dottorato dell’Università di Pechino – Museo Nazionale di Arte di Cina (NAMOC).

Per i suoi straordinari risultati e la sua influenza, è stato insignito del titolo di accademico da Francia, Italia, Russia e altri Paesi. Ha ricevuto il dottorato onorario di filosofia dall’Università Inje, in Korea, il dottorato onorario dall’Università Normale Statale di Herzen, in Russia, e una serie di onorificenze e premi internazionali e nazionali. Ha fondato la teoria di “Scultura a mano libera”, e ha pubblicato più di dieci monografie che sono state tradotte e pubblicate in molte lingue. Ha creato quasi 600 opere, tra cui la scultura di grandi dimensioni “Marx” in Germania, la scultura collettiva di grandi dimensioni “Confucio e Socrate: Un grande incontro” in Grecia, la scultura collettiva di grandi dimensioni “Dialogo oltre il tempo e lo spazio: il maestro dell‘arte italiana Leonardo da Vinci e il pittore cinese Qi Baishi” in Italia.


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