IL PENSIERO MEDITERRANEO

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Cuginanza  nei giorni del G7 in Puglia

Albero di ulivo

Albero di ulivo

Tutto ebbe inizio con nonno Piero, che prese in sposa Maria Marangi

Lei, in periodo estivo, percorreva la linea che attraversa la piana dei monumentali,  gli ulivi secolari che ricoprono un’area tra Ostuni e Fasano. Faceva avanti e indietro tra Martina Franca e Monopoli, in una terra rossa assolata e verde.

Il cognome di nonno Piero era Palma e fu così che, all’ombra del palmizio, fruttificarono figli e nipoti. Luogo di partenza del gene era Monopoli, le cui spiaggette erano frequentate da Piero e da Maria accompagnata dalla sorella Gianna. Erano molto unite, si rinfrescavano in spiaggia parlottando mentre il futuro nonno le osservava a distanza di sicurezza per quei tempi, affinchè si potesse tornare a casa dopo un breve viaggio in corriera verso Martina Franca, senza aver perso la reputazione.

Quattro figli vennero fuori dalla coppia, due femmine, Alba e Sinometta, e due maschi, Francesco e Mimmo,

Lui ricordava, con nostalgia parlata, i suoi giorni nell’esercito regio in Eritrea, accompagnato dai soldati askari, militari dell’esercito dell’africa orientale italiana dei tempi della conquista coloniale degli  italiani brava gente.F orse.

Nel mentre tornano in mente questi pensieri, risuonano nella Masseria Torre pietra,trasformata in ristorante, le note di “Vieni via con me”, di Paolo Conte, che precedono il ritmo frenetico di “Tutti frutti” di Elvis Presley, e una danza con al centro gli sposi, Chiara Maria e Marco.

Si direbbe a questo punto che sia il caso di fare un pò di ordine,una sorta di albero genealogico in orizzontale che comprenda si gli avi, per non perdere di vista il filo, ma che si concentri sulle concatenazioni piane, quasi rami di un albero, al massimo con qualche gradino gerarchico dovuto alla primogenitura.

Chiara Maria, che lavora a Trieste, è figlia di Simonetta e Gabriele, e sorella di Ettore fidanzato con Virginia. Simonetta, con la quale chi scrive queste righe girava inebriato dalla vitalità della ragazza sul motorino “Ciao” andando a Frigole, è sorella di Francesco, marito di sorella Gianna, che ha avuto due figli, Elisabetta e Alessandro, il maschio ha sposato Mariangela originaria di Monte Sant’Angelo sul Gargano, e  con la quale ha prodotto Grace, vivendo in Svizzera,vicino a Lugano.

Questo ramo lo possiamo chiamare pescarese perchè vive nella città di D’Annunzio, ha prodotto a sua volta altri due bambini, frutto di un accoppiamento ibrido perchè Elisabetta ha conosciuto un senegalese, Billy, di quelli neri,nerissimi, e con lui ha costruito, con le sue proprie mani, Katja e Lorenzo, che ha lo stesso nome del nonno, quello del ramo dei genitori di Gianna, Enzo e Itala che nel frattempo è diventata una quercia, e della quale chi scrive è il fratello più piccolo – il grande Mario Paolo nato a Sanremo – amico di Michael il napoletano, sposato con Tiziana, figlia di Aldo e Liana e con tre sorelle,Vania con il compagno Daniele, Roberta sposata con Massimo e con il quale ha avuto Giulio e Giacomo, i romani, Raffaella che ci ha lasciato Niccolò, e con un figlio di nome Danilo, a sua volta fidanzato con una montanara di Belluno di nome Veronica, e che condivide passioni calcistiche con Massimiliano.

Ma torniamo agli sposi, dopo una parentesi sul versante barese degli zii Mario – mi raccomando la pipì prima di uscire di casa detto a grandi e piccini – e Clorinda di Cava dei Tirreni che produssero altri tre cugini,Valeria,Clelia e Antonio. Il neo marito di Chiara, che ricercando ha trovato come architettare a Trieste, si chiama Marco che, a sua volta, nemmeno farlo apposta, ha una sorella che si chiama Chiara, che è fidanzata con un tipo che si chiama Marco. Ma la cosa più incredibile è che i genitori del Marco sposo, si chiamano Antonietta ed Enzo, come il padre di chi scrive, e vivono in Emilia,dove era nata la madre Itala, che di Parma parlava orgogliosa e fiera, in mezzo ai “burini” del Salento degli anni ’50 dove si era trasferita nel secondo dopo guerra.

Loro, i genitori dello sposo, vivono a Rio Saliceto, nel modenese, ma sono originari della Basilicata, di Tricarico, il paese di Rocco Scotellaro.

Nel mentre riprende la musica, è il turno di “Cicale Cicale” di Heather Parisi,  scambio alcune parole con Margherita, la moglie di Mimmo che ha lavorato a Taranto, il fratello più piccolo di Francesco, che ci osserva da molto lontano insieme a Mario Paolo, e con il quale ha fatto due figli, Serena e Piero.

Serena è sposata con Mauro, nato a Conversano ma vissuto a Martina Franca, mentre Piero è fidanzato con Graziana che di cognome fa De Palma, è nata a Desio, Monza-Brianza, e il suo papà si chiama come il papà del fidanzato Piero,  e cioè Mimmo.

Alba è l’altra sorella decana che vive in una villa in mezzo al bosco, a Santa la Chicca sulle colline di Martina Franca, e i suoi figli, fatti con Paolo da Catanzaro che sembra un santo, Vanni e Paola, vivono tra Genova e Fidenza, ma non sono venuti al matrimonio perchè Paola è incinta di otto mesi e Vanni per motivi di lavoro.

Quattro generazioni si sono incontrate qui nella Masseria Torrepietra di Monopoli durante il G7 di Borgo Egnazia. Per arrivarci ognuno ha usato mezzi diversi, la macchina per lo più, l’aereo, il treno e l’immaginazione. Hanno festeggiato gli sposi municipali, che torneranno a vivere in un angolo-non angolo del nord est d’Italia, a confrontarsi, e a modificarsi restando se stessi, con altri contesti e culture e a conoscere altre persone, nel mentre ….” nei sentieri non si torna indietro. Altre ali fuggiranno dalle paglie della cova, perchè lungo il perire dei tempi l’alba è nuova, è nuova”(” Sempre nuova è l’alba”, Rocco Scotellaro).

Enrico Conte


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