Cronaca della nascita della Chiesa di sant’Irene (dei teatini)
A Lecce, al centro del corso Vittorio Emanuele II, lungo l’asse che collega Piazza S. Oronzo a Porta Rudiae, sorge la monumentale Chiesa dei Teatini, dalle maestose ed eleganti linee architettoniche.
I Teatini, ordine religioso fondato nel 1524 per la formazione morale del Clero, arrivarono nel 1586 sotto gli auspici del Vescovo di allora, Mons. Annibale Saraceno.
Nell’isola denominata La Frasca sorsero il Convento e la grandiosa Chiesa dedicata a Sant’Irene, protettrice della città fino al 1658, anno in cui fu approvata l’elezione dei Santi Protettori Oronzo, Giusto e Fortunato.
La costruzione, iniziata nel 1591 su disegno di Padre Francesco Grimaldi, “huomo molto insigne nello mestieri d’architetture”, fu completata nel 1639 con impiego di pregevoli maestranze locali.
La Chiesa fu eretta a spese del Municipio e sulla facciata furono apposte le insegne della Città con l’iscrizione “Irene V. et M. Lupientium Patronae” (Irene Vergine e Martire Patrona dei Leccesi).
Dalle Cronache di Bernardino Braccio, riferite all’Anno Domini 1591, si apprendono alcuni dettagli di grande interesse storico:
” A 4 febbraro Sindico Antonio Prato si mise la prima pietra alla nuova fabbrica della Chiesa dei PP. Teatini a spese della città di Lecce, dal Vescovo Annibale Saraceno, essendo proposito il P. Bernardino Mezzalorso.
Portava l’opera Mastro Padovano Bacchisi il quale lasciò a 9 aprile e subentrò Antonio Renzo a carlini 3 e mezzo il giorno, e poi nel 1602 fu benedetta detta chiesa dal Vescovo di questa città e diocesi Monsignor Scipione Spina, uomo di santa vita ed ornato di singolari virtù eletto e fatto Vescovo in quest’anno. (…)”.
Le “Memorie” del Braccio sono raccolte in “Cronache di Lecce”, a cura di Alessandro Laporta, Edizioni del Grifo, 1991.