Cosa sono le criptovalute e come funzionano
di Pompeo Maritati
Le criptovalute sono una forma di valuta digitale o virtuale che usa la crittografia per proteggere le transazioni e garantire la sicurezza. A differenza delle valute tradizionali, le criptovalute non hanno un’autorità emittente o regolatrice centrale, ma si basano su un sistema decentralizzato e peer-to-peer (1) che registra le transazioni in una rete chiamata blockchain.
La blockchain è una catena di blocchi che contiene le informazioni di tutte le transazioni effettuate con una determinata criptovaluta. Ogni blocco è collegato al precedente tramite una firma digitale e ha un codice univoco chiamato hash. La blockchain è mantenuta e aggiornata da una rete di nodi, che sono computer che convalidano le transazioni e creano nuovi blocchi tramite un processo chiamato mining.
Il mining consiste nel risolvere complessi problemi matematici che richiedono potenza di calcolo e consumo energetico. I minatori che riescono a creare un nuovo blocco ricevono una ricompensa in forma di criptovalute. Il mining serve anche a garantire la sicurezza della rete, in quanto rende difficile modificare o falsificare i blocchi esistenti.
Per usare le criptovalute, è necessario avere un portafoglio digitale, che è un software o un dispositivo che consente di conservare, inviare e ricevere le monete virtuali. Il portafoglio ha una chiave pubblica, che è un indirizzo che identifica il proprietario delle criptovalute, e una chiave privata, che è una password segreta che serve a firmare le transazioni. La chiave privata non deve essere mai persa o compromessa, altrimenti si rischia di perdere l’accesso alle proprie criptovalute.
Per acquistare o vendere le criptovalute, è necessario accedere a una piattaforma di scambio, che è un sito web o un’applicazione che mette in contatto gli acquirenti e i venditori di monete virtuali. Le piattaforme di scambio possono richiedere la registrazione e la verifica dell’identità degli utenti, e applicare commissioni sulle transazioni. Alcune piattaforme offrono anche servizi di custodia, cioè la possibilità di depositare le proprie criptovalute in un portafoglio gestito dalla piattaforma stessa.
Le criptovalute sono soggette a forti oscillazioni di prezzo, in quanto dipendono dalla domanda e dall’offerta del mercato, nonché da fattori tecnici, legali e politici. Le criptovalute possono essere usate per pagare beni e servizi online e offline, purché il venditore accetti tale forma di pagamento. Le criptovalute possono anche essere scambiate tra loro o convertite in altre valute tramite le piattaforme di scambio.
Le criptovalute più note sono il Bitcoin, creato nel 2009 da un misterioso inventore con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, l’Ethereum, creato nel 2015 da Vitalik Buterin, il Ripple, creato nel 2012 da Chris Larsen e Jed McCaleb, il Litecoin, creato nel 2011 da Charlie Lee, e il Dogecoin, creato nel 2013 da Billy Markus e Jackson Palmer come parodia del Bitcoin.
Le criptovalute rappresentano una sfida e un’opportunità per il mondo finanziario, in quanto offrono nuove possibilità di innovazione, inclusione e trasparenza. Tuttavia, le criptovalute presentano anche dei rischi, come la volatilità, la frode, il furto, la perdita, l’hacking, la regolamentazione e la tassazione. Pertanto, chi decide di usare le criptovalute deve essere consapevole dei vantaggi e degli svantaggi di questa tecnologia emergente.
Per comprare e vendere criptovalute, è necessario avere un portafoglio virtuale, detto anche wallet, dove conservare le proprie monete. Esistono diversi tipi di wallet, che si differenziano per il livello di sicurezza, la facilità d’uso e le funzionalità offerte. I wallet più sicuri sono quelli hardware, che sono dei dispositivi fisici che si collegano al computer o al telefono e che mantengono le chiavi private offline. I wallet meno sicuri sono quelli online, che sono dei servizi web o delle applicazioni che conservano le chiavi private su dei server remoti. I wallet intermedi sono quelli software, che sono dei programmi che si installano sul computer o sul telefono e che conservano le chiavi private sul dispositivo.
Per aprire un wallet, non è necessario identificarsi con documenti o dati personali, in quanto le criptovalute sono basate sul principio dell’anonimato. Tuttavia, per acquistare o vendere criptovalute tramite delle piattaforme di scambio, dette anche exchange, è spesso richiesto di fornire delle informazioni personali e di verificare la propria identità con dei documenti. Questo perché gli exchange devono rispettare delle normative antiriciclaggio e antifrode imposte dai governi e dalle autorità finanziarie.
I problemi legati alla sicurezza nel comprare e vendere criptovalute sono principalmente due: il rischio di perdere le proprie monete a causa di furti, hackeraggi o errori umani; e il rischio di cadere in truffe, frodi o attacchi informatici. Per evitare questi problemi, è importante seguire alcune buone pratiche, come:
- Scegliere un wallet adeguato alle proprie esigenze e alle proprie competenze;
- Proteggere il proprio wallet con password robuste e sistemi di autenticazione a più fattori;
- Non condividere le proprie chiavi private con nessuno e non salvarle su supporti insicuri o facilmente accessibili;
- Effettuare backup regolari del proprio wallet e conservarli in luoghi sicuri;
- Scegliere degli exchange affidabili e regolamentati, verificando la loro reputazione e le loro recensioni;
- Non investire più di quanto si può permettersi di perdere e diversificare il proprio portafoglio;
- Informarsi bene sulle caratteristiche e i rischi delle criptovalute prima di acquistarle o venderle;
- Aggiornarsi costantemente sulle novità e le tendenze del mercato delle criptovalute.
In conclusione, le criptovalute sono una forma innovativa e rivoluzionaria di denaro digitale, ma richiedono anche una certa attenzione e responsabilità da parte degli utenti. Per approfondire l’argomento, si consiglia di consultare le seguenti fonti:
- https://www.bitcoin.it/wiki/Introduzione
- https://www.coindesk.com/learn
- https://www.criptovalute24.com/guida-completa
Alla luce di quanto anzidetto, al momento, l’utilizzo di criptovalute è destinato ad operatori conoscitori del sistema e soprattutto dei meccanismi informatici sottostanti che ne determinano la sicurezza.
(1) Il sistema peer-to-peer (P2P) è un modello di comunicazione e condivisione di risorse tra nodi di una rete, senza la necessità di un server centrale. In un sistema P2P, ogni nodo può agire sia come client che come server, offrendo e richiedendo servizi agli altri nodi. Questo permette di sfruttare la capacità di calcolo e di archiviazione distribuita tra i nodi, aumentando la scalabilità, la robustezza e la disponibilità del sistema. Alcuni esempi di applicazioni P2P sono le reti di file sharing, le criptovalute, le chat e le videoconferenze.