“Come pioveva” è un brano del 1918 che mescola romanticismo e nostalgia

di Mariella Totani

“Come pioveva” è una canzone italiana del 1918, scritta da Armando Gill, che ha avuto un grande successo nel periodo della Prima Guerra Mondiale. La melodia malinconica e il testo evocativo la rendono una delle canzoni più iconiche della musica leggera italiana di quell’epoca.

“Come pioveva” è un brano che mescola romanticismo e nostalgia, caratterizzato da una delicatezza quasi poetica. Il testo narra di un amore ormai perduto e si intreccia con l’immagine della pioggia, che diventa una metafora per i sentimenti di tristezza e rimpianto. Gill, che è stato sia autore che interprete, riesce a catturare l’emozione del momento attraverso una narrazione semplice, ma potentemente evocativa. La pioggia cade incessante, quasi come lacrime che accompagnano il dolore del protagonista.

Il ritornello “Come pioveva, come pioveva!” ripete l’immagine della pioggia, sottolineando il peso delle emozioni vissute. La scena descritta è quella di un appuntamento sotto la pioggia, un momento di gioia trasformatosi in tristezza con la fine dell’amore. La malinconia è amplificata dall’accompagnamento musicale, che sottolinea il carattere struggente della canzone.

Negli anni, “Come pioveva” è diventata un classico della canzone italiana, rappresentando non solo un’epoca, ma anche un sentimento universale: il rimpianto per ciò che è stato e non sarà più. È stata reinterpretata da diversi artisti, mantenendo viva la sua essenza e continuando a toccare corde emotive in diverse generazioni.

In sintesi, “Come pioveva” è una canzone che riesce a rimanere attuale grazie alla sua semplicità e profondità emotiva. Un piccolo gioiello della canzone d’autore italiana, capace di evocare sensazioni universali e senza tempo.

Nel 1975 ci fu una popolare riedizione di “Come pioveva” da parte del gruppo musicale Beans, che riportò il brano all’attenzione del pubblico moderno. La versione dei Beans si inserisce nel contesto degli anni ’70, un periodo in cui molte canzoni italiane del passato venivano rivisitate con arrangiamenti più moderni, spesso caratterizzati da un sound più pop o rock, tipico di quegli anni.

La riedizione di “Come pioveva” ad opera dei Beans conserva l’essenza malinconica dell’originale, ma con un arrangiamento musicale più energico e ritmato, tipico dello stile del gruppo. Il loro approccio aggiunge un tocco di contemporaneità, rendendo il brano più accessibile alle nuove generazioni. La reinterpretazione ha un ritmo leggermente più vivace rispetto all’originale, pur mantenendo la centralità della melodia e del testo, che continuano a parlare di malinconia e rimpianto. I Beans si sono distinti per la capacità di rielaborare vecchi successi, dando loro nuova vita. In questa versione, le chitarre e la batteria si fondono con arrangiamenti orchestrali più moderni, creando un mix interessante tra tradizione e innovazione. Anche la voce del cantante aggiunge un tocco diverso, meno teatrale rispetto alla versione di Gill, ma comunque in linea con lo spirito malinconico della canzone.

La versione dei Beans ha avuto un buon successo commerciale, riuscendo a fare breccia nel cuore di un pubblico sia nostalgico, sia giovane. La loro rielaborazione ha permesso a “Come pioveva” di essere riscoperta in un’epoca diversa, mantenendo vivo il fascino di questa canzone. Negli anni ’70, la riscoperta di vecchie canzoni era una tendenza in voga, e i Beans hanno saputo sfruttarla al meglio.

In sintesi, la reinterpretazione dei Beans di “Come pioveva” è stata un omaggio rispettoso e contemporaneo a un grande classico della canzone italiana, riuscendo a preservare l’anima del brano, ma aggiornandola al gusto musicale del tempo.