IL PENSIERO MEDITERRANEO

Incontri di Culture sulle sponde del mediterraneo – Rivista Culturale online

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di Riccardo Rescio

Dedicato a chi per ruolo, mansione, o semplice passione racconta piccoli o grandi storie personali o collettive.

Personaggi, artisti, poeti, filosofi, politici, re e imperatori, personalità conosciute o del tutto ignorate dalle cronache ufficiali, ma che comunque hanno contribuito in pensieri, atti, azioni e costruzioni, a imprimere segni del loro esserci stati.

La Storia in generale è purtroppo disponibile solo a pezzi, suddivisa in tanti frammenti, spesso utilizzati per avvalorare o screditare qualcosa o qualcuno, pezzi fatti propri da chi l’ha realmente vissuta la storia, da chi volutamente la travisa e da chi ne parla senza assolutamente conoscerla.

Frammenti di fatti e avvenimenti che come reperti, sono oggettivi e inconfutabili, eppure anche questi messi in discussione negati da qualcuno che, incapace di coniugare o peggio in malafede, tenta goffamente di inficiare.

Ebbene si, la Storia, sia quella personale che quella collettiva, viene spesso usata a fini di parte, per avvalorare, giustificare, negare, assolvere, azioni e comportamenti.

Sono questi i motivi per cui la Storia viene continuamente travisata, manipolata, occultata, a volte addirittura non viene neanche insegnata.

Allora, in attesa che il racconto dei fatti accaduti venga partecipato nel modo giusto, per non dover subire passivamente l’oggi, dobbiamo andare a cercare questi pezzi di verità sparsi, per poi tentare di metterli insieme.

Si dice che la storia sia maestra di vita, ma lo è solo quando viene partecipata nella sua complessità, coniugando, correlando, confrontando, riscontrando. 

Cercando quei fili più o meno visibili, poi o meno spessi, che legano tra loro fatti, personaggi, situazioni e avvenimenti, andando, come pazienti, instancabili, cercatori d’oro che a bagno nei fiumi fanno defluire, nei loro primitivi attrezzi, ettolitri di acqua nella speranza vi rimanga tracce del prezioso materiale.

Non bisognerebbe mai accettare, come oro colato, ciò che non è frutto di paziente, faticosa, personale ricerca, o oculato, scrupoloso, riscontro di fonti.

Per comprendere il raccontato di ieri e di oggi, per capire fatti e misfatti, è necessario farlo attraverso il nostro senso critico, valutando, ponderando confrontando, con quella personale capacità di analisi che si sviluppa solo attraverso la conoscenza.


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