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Celiachia: anche a Natale il menù gluten free

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I consigli di CeliachiaFacile per preparare i piatti tipici della tradizione, ma senza glutine.

Il regalo palesemente riciclato, la domanda inopportuna che arriva nel momento di silenzio – “Ma allora, quando ti sposi?” – il parente che posta foto dei brindisi su qualunque social, il piatto gourmet che “ho seguito passo passo la ricetta di…” e invece è immangiabile. Ognuno di noi ha il suo personale “brivido freddo” quando pensa al pranzo di Natale con tutta la famiglia, ma per chi soffre di celiachia c’è una preoccupazione in più: che nel cibo che sta mangiando possa essere finito accidentalmente del glutine. “Purtroppo, basta una distrazione – osserva Michele Mendola, fondatore della community online CeliachiaFacile e autore dell’omonimo best-seller. – È sufficiente che un mestolo venga utilizzato per girare sia il cibo normale che quello gluten free, e chi soffre di celiachia rischia di rovinarsi tutte le vacanze”.

Il primo consiglio è quello di preparare un pranzo gluten free per tutti i commensali. “In questo modo si scongiura del tutto il rischio di contaminazioni accidentali – prosegue Mendola. – Inoltre, è anche una questione di praticità: chi cucina dovrà preparare diverse pietanze e in questo modo non dovrà pensare anche a un menù dedicato a chi è intollerante”. E non si deve temere di fare brutta figura: “I cibi senza glutine hanno raggiunto un livello di qualità elevatissimo, e hanno le stesse proprietà organolettiche dei cibi normali. Oltretutto ci sono aziende che si dedicano alla produzione di specialità locali, e quindi non si deve rinunciare ai piatti della tradizione. Per chi adora cucinare, inoltre, ci sono anche delle farine senza glutine che consentono di preparare qualunque manicaretto”.

Preparare lo stesso menù per tutti ha anche un altro vantaggio, quello di aiutare chi non sa di essere intollerante al glutine. “In realtà, in Italia, solo un celiaco su tre ha ricevuto la diagnosi – prosegue Mendola. – I soggetti accertati sono appena 240mila, ma secondo le stime sono intolleranti al glutine tra le 600 e le 700 mila persone”.

Mendola stila una lista dei cibi che si possono mangiare senza preoccupazioni (carne, formaggi, uova, pesce, frutta, legumi e verdura) e sottolinea che ci sono anche una serie di cereali – come il riso, il mais, e il grano saraceno – che sono naturalmente privi di glutine. “Alcuni alimenti però possono contenere del glutine, anche se a prima vista non si direbbe – avverte il fondatore di CeliachiaFacile. – Attenzione soprattutto a salumi, formaggi spalmabili, caramelle e torroni, per i quali è fondamentale leggere attentamente le etichette”. Per quanto riguarda gli alcolici, vino e spumante non presentano rischi; distillati come grappa, rum, whisky, vodka e gin di norma non hanno contro-indicazioni, ma alcuni potrebbero contenere aromi o additivi vietati. Anche per questi è meglio leggere l’etichetta. Attenzione invece alla birra, ma in commercio se ne trovano moltissime gluten-free. Le bevande gassate in genere non hanno controindicazioni, ma per quelle meno diffuse è buona norma controllare la lista degli ingredienti.

Per quanto riguarda la preparazione dei cibi: “Bisogna lavare accuratamente pentole e utensili, e se si cucina in forno è bene posizionare i cibi senza glutine nella parte alta, e quelli normali in basso – conclude Mendola. – Sempre per evitare contaminazioni accidentali, è preferibile usare stoviglie separate per chi soffre di celiachia”.

Fonte: www.progetto-comunicazione.it


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