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Castello di Tagliolo, tradizione e innovazione

Castello-di-Tagliolo

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Di Tiziana Leopizzi

Castello di Tagliolo

Le prime notizie di Tagliolo risalgono a 1000 anni fa, quando sulle colline ovadesi vennero erette le prime torri di avvistamento. Correva l’anno 976 quando Ottone I concesse al marchese Aleramo I il feudo di Tagliolo nel Monferrato. Si susseguiranno al primo diversi feudatari, fra cui Malaspina, Cattaneo della Volta, Spinola, Doria.

Durante il periodo medioevale ospitò il monastero femminile di Santa Maria di Bano, i cui resti sono ancora oggi visibili sul monte Colma, presso l’omonima località.Fu conquistato “manu militari” dal condottiero militare della Repubblica di Genova Egidio di Negro, durante l’espansione genovese nell’Oltregiogo.

Gli successe il ducato di Milano, che lo donò alla famiglia Gentile. La sua posizione strategica fu sempre causa di aspre contese tra la Repubblica di Genova, il Ducato di Milano, l’Impero e la Spagna. Caso più unico che raro, dal 1498 Tagliolo é definitivamente e continuativamente possesso della famiglia Pinelli Gentile, e proprio grazie all’importante matrimonio contratto tra Teresa Gentile e Costantino Pinelli le due casate si unirono e sotto il nome di Pinelli Gentile fu loro attribuito il titolo di Marchesi di Tagliolo. “Il Castello e i vini sono le mie passioni”: così il Marchese Oberto Pinelli Gentile, affiancato dalla moglie Maria Immacolata, dal Luca il figlio e da sua moglie Angela continuano con instancabile energia un’antica tradizione familiare.

Il loro “must” è la ricerca del miglioramento della qualità della loro produzione di vini e l’autenticità dei valori della tradizione.Senza la considerazione del passato e il farne tesoro non ci sarebbe presente e tantomeno futuro. E’ questa filosofia che anima la famiglia che caso più unico che raro ancora vive e anima il magnifico Castello, una fucina di arte e cultura e impresa. Il nome del seducente borgo di tagliolo, deriva da Taliolus, Talliolus o Taiolus ad indicare forse una zona di intenso disboscamento.

In epoca longobarda vi operarono i monaci di San Colombano del vicino monastero di Belforte Monferrato, all’epoca noto col nome di Uxecium.Lo stemma e il gonfalone del comune di Tagliolo Monferrato sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 1º marzo 1955.

Il Castello é Inserito nel circuito dei “Castelli Aperti” del Basso Piemonte, e si caratterizza per una torre di forma quadrata, che costituisce la parte più antica, risalente al X secolo, utilizzata per avvistare, secondo la nota credenza, il possibile arrivo dei saraceni.

Genova 8 marzo 2022

Tiziana Leopizzi

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