“Candida rosa” un sublime componimento poetico dedicato alla madre che non c’è più di Lidia Caputo
Pochi giorni fa la Prof.ssa Vincenza Mogavero, madre della nostra Socia la Prof.ssa Lidia Caputo, nonché assidua presenza della nostra Rivista, è morta. Lidia ha composto la poesia che vi proponiamo. Lo facciamo non perché vicina al nostro sodalizio ma perché il suo componimento poetico è sublime. Le parole assumono forme e colori diversi, dandoci l’impressione di vedere un quadro dove viene rappresentato il vero grande amore per una madre che non c’è più. La capacità poetica di Lidia Caputo è da tempo a noi nota ma in questo caso è riuscita toccare i nostri cuori.
Candida rosa
A mia madre nel suo “Dies natalis”
Candida rosa del mattino,
chinasti il capo sul petto
ancora caldo d’amore
per coloro che in questa landa
oscura lasciavi.
Un raggio di luce
ti rapì per le angeliche schiere
e tra le braccia ti depose
del tuo soave sposo
che d’ineffabile gioia esultò.
Pei Campi Elisi
ora sei madre
nel battito eterno del cuore,
che vibra nel sangue
dei tuoi cari,
dei fiorenti nipoti,
nell’intatta memoria
di coloro che ti amarono
nella vita terrena,
mistica rosa di fede e carità.
Santa Caterina, 13 luglio 2021 Lidia Caputo
Prof.ssa Vincenza Mogavero, originaria di Salice Salentino, che le aveva dato i natali il 13 ottobre 1919, è stata la prima del suo paese a iscriversi alla Facoltà di Magistero dell’Università “La Sapienza” di Roma, frequentando assiduamente l’Ateneo dal 1937 al 1941, anche durante il primo periodo della Seconda Guerra Modiale, sotto frequenti bombardamenti. Con spirito indomito ha conseguito a pieni voti la Laurea in Materie Letterarie, con una tesi sull’influsso del Barocco Leccese sulla Letteratura del Diciassettesimo secolo, avendo come relatore il Chiar.mo Prof. Francesco Torraca. Ha insegnato per quarant’anni nelle Scuole Secondarie di primo e secondo grado, lasciando nei suoi allievi un indelebile ricordo della sua profonda preparazione e umanità. Consorte del poeta salentino Erminio Giulio Caputo, è stata la musa ispiratrice di alcune sue sillogi poetiche , raccolte nell’opera omnia Biancata, pubblicata dall’Editore Congedo di Galatina.
A Lidia e a tutti i suoi familiari la Redazione del “Pensiero mediterraneo” e tutti i Soci dell’APSEC-LECCE esprimono la loro vicinanza per il grave lutto che l’ha colpita negli affetti più cari.
oscura lasciavi.