Breve storia della Lambretta, lo scooter che ha fatto la storia dell’Italia
di Zornas Greco
Oggi vi voglio parlare della Lambretta, lo scooter che ha fatto la storia dell’Italia e del mondo. La Lambretta è nata nel 1947 dalla genialità di Ferdinando Innocenti, un imprenditore toscano che aveva una fabbrica di tubi d’acciaio a Milano, nel quartiere Lambrate. Il nome Lambretta deriva proprio dal fiume Lambro, che scorreva vicino agli stabilimenti. Ma non tutti sanno che l’inventore della Lambretta non era Innocenti, ma un ingegnere viestano di nome Pier Luigi Torre, che si occupò della meccanica dello scooter insieme a Cesare Pallavicino, che invece curò il design.
Torre era un ingegnere aeronautico che aveva progettato i motori dell’idrovolante Savoia-Marchetti S.55A, con cui Italo Balbo aveva attraversato l’Atlantico. Pallavicino era stato il direttore tecnico della Breda e della Caproni, due aziende leader nel settore aeronautico. Insomma, due fenomeni che si erano messi a fare gli scooter dopo la guerra. E non erano gli unici: anche Corradino D’Ascanio, l’inventore della Vespa, era un ingegnere aeronautico che aveva lavorato per la Piaggio.
La Lambretta fu un successo immediato e venne prodotta in milioni di esemplari, anche su licenza in altri paesi come Germania, Gran Bretagna, Argentina, Brasile, Cile, India e Spagna. La Lambretta divenne il simbolo della mobilità e della libertà per intere generazioni di giovani, che la usavano per andare al lavoro, al mare, in vacanza o in giro per le città. La Lambretta fu anche protagonista di record sportivi e di viaggi avventurosi: nel 1951 due studenti milanesi percorsero 18.000 km da Milano a Saigon in 79 giorni; nel 1956 sei ragazzi italiani raggiunsero il Capo Nord in Norvegia; nel 1960 due fratelli francesi fecero il giro del mondo in 117 giorni.
Ma cosa ne è stato della Lambretta dopo il boom economico? Purtroppo, con l’avvento dell’automobile, la domanda di scooter calò drasticamente e la Innocenti entrò in crisi. Nel 1971 cessò la produzione in Italia e vendette gli stabilimenti alla British Motor Corporation, che li usò per produrre le automobili Mini. La Lambretta continuò a essere prodotta in India dalla Scooters of India Limited fino al 1998, ma con modelli ormai obsoleti e poco competitivi.
Oggi la Lambretta è un pezzo da collezione per gli appassionati e i nostalgici, che la restaurano e la conservano gelosamente. Esistono anche diversi musei dedicati alla Lambretta, come quello di Rodano in provincia di Milano, dove si possono ammirare tutti i modelli prodotti dalla Innocenti e i prototipi più curiosi. Inoltre, dal 2017 è tornata sul mercato una nuova Lambretta, prodotta da una società austriaca che ha acquisito i diritti del marchio. Si tratta di uno scooter moderno ma ispirato allo stile retrò della Lambretta originale.
Spero che queste poche righe vi abbiano fatto conoscere meglio la storia della Lambretta, lo scooter che ha fatto sognare milioni di persone. E se volete leggere altri articoli sul mondo dei motori, seguitemi sul mio blog. Alla prossima!