BAROQUE BLUE IONIAN SE-ART RESIDENCYGENIUS LOCI: LO SPIRITO DEL LUOGO E DEL TEMPO A CURA DI DORES SACQUEGNA
Termina il 25 luglio dalle ore 19:30, il secondo e ultimo appuntamento estivo di Baroque Blue Ionian Se-
Art Residency, il progetto di residenza artistica a Santa Caterina di Nardò, curata da Dores Sacquegna e
organizzata da Primo Piano LivinGallery che vede ogni anno la partecipazione di artisti, registi, poeti,
musicisti e performer internazionali, in dialogo con il territorio salentino.
L’evento
In questa edizione dedicata al “Genius Loci : Lo spirito del luogo e del tempo”, undici artisti provenienti da
Usa, Austria, Germania, Regno Unito, hanno lavorato site-specific e site-inspired e in dialogo con nove
colleghi pugliesi. Tra opere di Land Art e installazioni multimediali, gli artisti si sono connessi alla simbologia profonda e universale dei luoghi che hanno visitato, rivelando così, il Genius Loci tra natura e architettura, tra archeologia e arte contemporanea, tra narrazione e spirito di avventura.
Il percorso artistico
Il rapporto con la natura arborea
Si parte con Santa Caterina, cittadina del versante ionico del Salento e luogo di ispirazione del fotografo
americano Anthony Rotelli ma anche del designer Adriano D’Ostuni, che propone alberi rivestiti e abitati,
mentre la regista americana Elizabeth Sher, presenta una spirale di elementi naturali al centro della pineta.
Grotte, migranti e memorie collettive
Il parco di Porto Selvaggio è il luogo di ispirazione di molti degli artisti presenti tra cui l’artista e performer tedesca Philine-Johanna Kempf che utilizza la grotta di Capelvenere per un rituale collettivo alla ricerca del sé arcaico; la grotta è anche fonte di ispirazione per la fotografa americana Dorothea Marcus. Memorie collettive e memorie personali emergono dal paesaggio nell’installazione di Monica Lisi e di Massimo Ruiu, che più distante e presso la Torre Uluzzo, interviene con cento chiocciole in letargo, giocando su più piani di lettura, tra cui la storia dei migranti e dei latifondisti. Il tema migratorio è presente nella ricerca della fotografa italo-inglese Sian Price, la cui installazione con fotografia e video, propone di far emergere gli spiriti dei migranti, attraverso la materializzazione di uno Yokai giapponese, mettendo sullo stesso piano un dolore collettivo.
La difesa dell’ambiente: un dono passato per il presente di domani
La difesa dell’ambiente è la ricerca dello scultore Salvatore Sava che interviene nel paesaggio con una installazione composta da pietra leccese, alluminio, ferro e colore fluorescente. La Torre dell’Alto, è il luogo scelto dalla fiber artist americana Dena Haden che interviene con una installazione di elementi naturali e di tessuto volti a connettere il passato con il presente. Inventario di elementi naturali è
l’installazione dell’artista americana Allison McElroy che utilizza materiali naturali ricavati da pietre e foglie.
Ai quattro elementi si ispira l’artista serba residente in Austria Nena Cirkovic e l’artista americana Maeve
Maurer, come anche Carla Korona, proponendo opere pittoriche e circolari che sembrano venute da spazi
lontani nel tempo e che entrano in connessione con i grandi monoliti presenti ai Massi della Vecchia a
Giuggianello. Questo luogo, chiamato il giardino delle ninfe e dei fanciulli, è sedimento di memorie e storie collettive come quelle del letto della strega, forme presenti nelle pietre e che ispirano lo scultore Claudio Rizzo nella realizzazione di una creatura ancestrale, simbolo di fertilità che collega il qui e l’altrove. I luoghi del mito affascinano anche il fotografo Claudio Longo e l’artista Fernando Spano che rivela il Genius Loci di Castro, con una Atena prêt-à-porter e con una azione della memoria che – attraverso l’operazione di “spolvero naturalistico” , l’artista propone in live performance, con il contributo della poetessa Jane Toby. Il mito di Medusa e gli affreschi dell’Apocalisse, ispirano le opere dell’artista tedesca Elisabeth Jankowski, le cui opere fanno emergere il genius loci della Basilica di Santa Caterina a Galatina, mentre l’artista e performer inglese Gen Doy, propone una opera di sound art ispirata dal mosaico della cattedrale di Otranto.
L’ultima serata
Un percorso artistico ma anche un viaggio archetipico che sarà rivelato ai visitatori nella serata finale con un programma coinvolgente che prevede la presentazione di tutte le opere contestualizzate nel paesaggio e presenti nel giardino della villa e la cerimonia collettiva dell’attrice e performer Paola Crisostomo con “Il luogo svelato” ma anche le “Vibrazioni del soffio percussivo: il suono svelato” del musicista Alberto “Nick” Bolettieri e musica e performance degli artisti partecipanti sino a notte fonda. Welcome Drink e ingresso libero.
Informazione
Info e location evento: SP129,120 Nardò (Lecce)
primopianogallery@gmail.com | +39 349 37 20 659
https://primopianospecialprojects.com/2023/07/10/genius-loci-the-spirit-of-the-place-and-the-time/