IL PENSIERO MEDITERRANEO

Incontri di Culture sulle sponde del mediterraneo – Rivista Culturale online

Asunción, il bello della diretta. Un paese sorprendente, dove si vivono contemporaneamente più epoche

Tiziana Leopizzi

di Tiziana Leopizzi

C’è il  Novecento floreale del liberty, gli anni ’50 con gli arredi tipici e il nuovo millennio grazie ad un’architettura  molto smart. Grandi architetti, come  Carlos Ott che chi ci segue conosce  per il Museo Pablo Atchugarry a Punta del Este, firmano edifici che non sfigurerebbero a Singapore o a Milano, che sorgono  accanto a costruzioni  che ci riportano nelle peggiori periferie italiane.

Siamo lontani dal modello europeo, la città è policentrica. Il quartiere finanziario, quello dei negozi chic, molta attenzione all’interior design, il quartiere dei ritrovi e i centri commerciali dotati di tutto, che sono in realtà l’equivalente di  un piccolo paese. Manca solo la Chiesetta… e il quartiere del Teatro, l’amatissimo Arlequin.  

L’incontro con Asunción è stato molto emozionante. La città sorge su una sola delle  sponde del Rio Paraguay, perché l’altra sponda è già Argentina e comunque palude. 

Il centro storico decaduto, la città, così diversa dai nostri  parametri, è policentrica con isole  di verde che scandiscono i quartieri.

L’accoglienza poi è calorosa. Il fatto di essere  italiani è una carta vincente per tutto, anche per il traffico… in certe ore è molto congestionato. Diverse le ragioni dovute un po’ alla morfologia, un po’ alla guida da far west di cui fanno sfoggio i paraguaiani, normalmente cosi gentili, sicuramente aiutati in questo dai semafori trappola, posizionati come sono aldilà degli incroci, si proprio così. L’uso dell’auto è diffusissimo  perché i bus  non servono solo la città ma anche i dintorni, anche perché hanno abolito le ferrovie negli anni novanta. Però fa bella mostra di sé il museo ferroviario! Davvero uno si chiede: Ma perché? Aiutano gli ottimi grafici che fanno della pubblicità un vero e proprio arredo urbano, proiettata com’è su enormi schermi che comunque veicolano anche  informazioni utili alla popolazione. 

Il Paese ha un fascino tutto suo

La cultura latina è amatissima dalla popolazione. Associazioni, fondazioni, musei, la fervida attività della Dante Alighieri di cui abbiamo già parlato agli amanti di I&f, le librerie e le gallerie  sono certamente una preziosa risorsa.

Lo spagnolo, unica lingua ufficiale fino a qualche anno fa è ora affiancato dalla lingua autoctona, il Guaraní, che tramandata sempre solo oralmente ora si insegna a scuola. La sua eco si riverbera sul nome della valuta locale, e può capitare facilmente  tra le mani un biglietto da un centomila Guaraní.

Lì per lì si resta sconcertati all’idea di ragionare con simili parametri, una cena 200.000 ? o 3000 per un sacchetto di carta, abituati come siamo  a ragionare in euro ma dopo lo spavento del primo ticket ci si abitua e ci si rilassa.

Il dollaro è la valuta di riferimento. Ora la voglia di fare è sempre di più visto che la popolazione su una superficie equivalente alla Germania  è passata da 1 milione a 8 milioni in soli 30 anni.

Prima di salutarvi non posso  prescindere dal parlare al volo  della  nostra Ambasciata sempre pronta a sottolineare i legami tra i due Paesi, e dell’Istituto Dante Alighieri di Asunción che ha piu di 1000 alunni che impareranno a parlare italiano e non solo. 

Per finire sediamoci tutti a tavola  tra  mango  avocado  ananas meloni cedri, vegetali dalle foglie giganti,  gli asado e le bistecche  … ! che fanno a gara con la mitica  fiorentina. E il caso di dire Buon appetito! 

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