“Artemisia e altri cinque racconti” un libro di Vincenzo Fiaschitello
Prefazione di Erminia Camarra
In quest’ultima prova narrativa Vincenzo Fiaschitello affronta temi di scottante attualità, pur se calati in epoche storiche diverse. Un ciclo di sei racconti, sei piccoli gioielli, che offrono al lettore interessanti spunti di riflessione, ambientati ciascuno in cornici spazio-temporali diverse. Sicuramente la varietà è la cifra stilistica che connota questa raccolta, unitamente alla volontà di dare voce a personaggi rivoluzionari ma spesso “incompresi” nel passato e poi rivalutati dalla critica moderna come Edmondo De Amicis, stroncato dalla feroce opposizione del Carducci, che lo aveva stigmatizzato come Edmondo dei languori, o Artemisia Gentileschi, che secondo gli stereotipi di genere del Seicento non poteva essere “pittora”.
Artemisia propone la vicenda della nota pittrice Artemisia Gentileschi, riscoperta all’inizio del Novecento dal critico d’arte Roberto Longhi. La ricostruzione delle vicende personali, che si snodano tra la Roma prebarocca, le corti fiorentine, Napoli, si tinge di romanzesco nel tratteggiare i drammi che costellarono la vita di questa donna rivoluzionaria che osò sfidare i pregiudizi dell’epoca
La particolare attenzione alla ricostruzione storica, il lavoro di ricerca e indagine certosina fanno di alcuni racconti delle vere biografie; ma anche la presenza di fatti reali attorno ai quali poi si costruisce il racconto, il disastro aereo delle Ande del 13 ottobre 1972, l’occupazione anglo-americana in Sicilia. Insomma fatti reali e luoghi concreti, ma anche un ammiccamento al mondo del fantastico….
Sempre presenti richiami alla Sicilia, con le sue suggestioni, i suoi colori e paesaggi, soprattutto nel secondo e nell’ultimo racconto, in una sorta di ringkomposition.
Un uso icastico della parola, che riesce a rendere vivide le immagini, un lavorio formale che avvicina certi passaggi alla prosa lirica, una prova degna di un consumato esperto della parola poetica, qual è Vincenzo Fiaschitello. Dalle poesie… a questi racconti così raffinati, dove, oltre alla narrazione e a scelte diegetiche sempre differenti, trova ampio spazio la descrizione accanto all’approfondita introspezione psicologica dei personaggi.
Il racconto, Emma e il Cardinale, tiene il lettore col fiato sospeso fino alle ultime righe. Dal dopoguerra fin quasi ai giorni nostri, dalla Sicilia al Cile, passando la Roma degli alti Prelati, Emma vive il suo romanzo di formazione, sperimentando la forza catartica della sofferenza. …Edmondo dei languori costituisce una sorta di biografia dello scrittore Edmondo De Amicis, caro al pubblico piccolo borghese dell’Italia umbertina, ma inviso alla feroce penna del Carducci, che lo aveva bollato come un seguace del “manzonismo degli stenterelli”. Accanto all’immagine dell’autore che ha ottenuto fama con il celeberrimo Cuore, si staglia un uomo fragile, padre annichilito dal dolore e marito straziato dai contrasti con la consorte. Curatissima la ricostruzione della temperie culturale dell’epoca.
L’amata Sicilia fa da sfondo delle vicende de Il profumiere ebreo, alla ricerca della nota di fondo di una antica essenza scovata durante uno scavo archeologico. Come il pianista ebreo Wladislaw Szpilman trova la salvezza grazie alla musica di Chopin così il nostro profumiere si salverà grazie alla sua maestria. Messaggio di speranza per le giovani generazioni di oggi prive di valori e ideologie, la cultura, e l’arte assieme ad essa, rende liberi, ma anche monito tristemente attuale in tema di odio razziale.
…..Chiude la raccolta Il gabellotto di Sicilia, vicenda di redenzione di un principe siciliano che suo malgrado deve soccombere alla tipica mentalità gattopardesca: bisogna che tutto cambi perché nulla cambi.